Manifestazione di Green City Roma contro l’“albericidio” quale si rivelerà la “forestazione urbana” a Roma

Il 14 aprile 2018 al Parco Bonafede, guidati dallo storico degli alberi Antimo Palumbo

Un “accesso agli atti” da parte dell’associazione Green City Roma ha evidenziato il grande bluff della “forestazione urbana” pentastellata, tanto declamata dall’assessore capitolino all’Ambiente Giuseppina Montanari.

I conti non tornano né sul numero delle piantumazioni farsa, né sulla tipologia delle alberature.

Antimo Palumbo
Antimo Palumbo

Una politica che gli attivisti e Alberisti dell’associazione Green City Roma non esitano a definire folle e per questo il 14 aprile 2018, guidati dal botanico e storico degli alberi Antimo Palumbo,  hanno protestato nel parco Alessandrino di via Bonafede contro una presunta “forestazione urbana” fermamente voluta dalla Giunta Raggi e che ha visto la stessa assessora Montanari cimentarsi nel posizionamento a terra di alcuni ramoscelli che, secondo un vero esperto di alberi quali è Antimo Palumbo, hanno scarsissime possibilità di sopravvivere.

I motivi sono tanti, ha spiegato Palumbo, e vanno dalla mancanza di tutori, all’impossibilità a dargli acqua, per arrivare alla poca distanza tra un alberello e l’altro che impedirà o il taglio dell’erba o la loro fine tra i martelletti della trincia e le ruote dei trattori. E, non ultimo, laddove superassero tutti questi ostacoli, il colpo di grazia della calura estiva.

C’è poi il mistero sul numero e sul tipo degli alberi messi a dimora che non corrispondono alla documentazione fornita dal Dipartimento dopo una richiesta di accesso agli atti fatta dall’Associazione. “Di certo – ha dichiarato Paola Borselli di  Green City Roma – non ci fermeremo ad alcuni fogli con dati discordanti da quello che stiamo verificando e visto lo sperpero di denaro pubblico non scartiamo l’ipotesi di rivolgerci al Difensore Civico”.

 

Antimo Palumbo ha invitato l’assessore Montanari a evitare il sicuro “albericidio” invitandola a espiantare e rimettere in vaso i giovani arbusti, portarli al Semenzaio San Sisto e tra due tre anni (magari durante la prossima campagna elettorale romana) metterli nuovamente a dimora, rispettando le più elementari norme che regolano il mondo della botanica.

Il Campidoglio lo farà? Visto che non ascoltano nessuno, in tanti pensano di no. Avranno, così, sulla coscienza la morte di centinaia possibili alberi!

Altre foto degli alberelli e della manifestazione.


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