I simboli della competizione elettorale romana

Quella romana è sicuramente una delle tornate elettorali più sentite dai cittadini italiani, su tutto il territorio nazionale: non si sceglie solamente un sindaco, ma il sindaco della Capitale.
Tra i manifesti abusivi (meno rispetto al passato) che offuscano la vista dei romani, tra la martellante propaganda dei media e tra le analisi dei contenuti del programma elettorale dei candidati, della realizzabilità delle loro proposte, c’è chi, come Gabriele Maestri, analizza le caratteristiche, le curiosità e l’aspetto dei simboli degli schieramenti concorrenti.

Certamente vestire i panni dell’elettore oggi, in mezzo ad una confusione e ambiguità ideologica galoppante che travolge trasversalmente ogni fazione, non è semplice, ma se vogliamo capire il motivo della crisi della politica e dell’edulcorazione dei partiti, ci troviamo difronte ad un numero enorme di fattori da considerare, a partire dai simboli stessi.

Sono 34 le formazioni partecipanti al voto, 13 invece i candidati a Sindaco, sebbene la partita vera si sviluppi attorno ad un gruppo molto più esiguo di esponenti politici.
Delle impercettibili modifiche ad alcuni simboli possono nascondere in realtà, scelte politiche e strategie comunicative ragionate, e anche a fondo, come la decisione optata dal M5S di sostituire la stringa “beppegrillo.it” con “movimento5stelle.it”, o come i vari ‘colossei’ stilizzati e rigorosamente tricolori delle formazioni che sostengono la candidatura di Giorgia Meloni, volti a richiamare i fasti di un antico e glorioso (?) passato romano.
Il Partito Democratico invece, presenta un simbolo quasi perfettamente uguale a quello ideato nel 2007, anche se nella coalizione a sostegno di Roberto Giachetti non mancano alcuni dettagli, nei colori e nei font dei simboli che risaltano e si differenziano da quello principale: dal sole sorridente dei Verdi ai colori informali e morbidi di #RomatornaRoma – Giachetti Sindaco, praticamente la lista personale del Vicepresidente della Camera o alla sobrietà dei colori di “Più Roma – Democratici e Popolari” che rappresenta un legame più civico che politico con la Capitale, a giudicare anche dalla pavimentazione di Piazza del Campidoglio presente nel semicerchio inferiore del simbolo.
Le formazioni a sostegno di Fassina optano per dei colori “da stadio”, il giallo e il rosso, ben noti ai tifosi della Capitale, e il font utilizzato richiama palesemente il vecchio simbolo di SEL, mentre la staticità e l’immobilismo grafico dominano nella coalizione a sostegno di Marchini: fedele al cuore ritagliato su una mappa del centro storico di Roma, l’imprenditore gode dell’appoggio di 7 liste tra cui Forza Italia e la Lista Storace.

Dietro la decisione di presentare i simboli dei propri schieramenti con precise caratteristiche grafiche e visivi, c’è spesso il lavoro di una squadra di esperti di comunicazione politica che sanno bene cosa l’elettore vuole vedere e soprattutto su quale dettaglio deve prestare attenzione. Mentre le urne sono ancora aperte e migliaia di cittadini staranno cercando frettolosamente la loro tessera elettorale smarrita, oltre i simboli e le formazioni politiche, c’è una città intera, una capitale europea, che ha bisogno di risposte e di cerotti che speriamo arriveranno, qualunque sia il font del simbolo vincente, qualunque sia la strategia pubblicitaria, qualunque dettaglio risalti più degli altri.

Tutti i simboli delle liste e dei partiti alle elezioni amministrative di Roma per le votazioni del 5 giugno 2016

I simboli sottostanti sono stati inseriti in ordine assolutamente casuale (non sono presenti i simboli delle liste presenti solo per le votazioni municipali).

Scrivi un commento

Articoli Correlati