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Quattro milioni e mezzo di italiani senza una nutrizione adeguata – Se il debito pubblico continua a salire –

Fatti e misfatti di luglio 2016

Quattro milioni e mezzo di italiani senza una nutrizione adeguata

“Oggi – dati Istat – un milione e 582 mila famiglie, cioè quattro milioni e 598 mila persone, di cui un minorenne su dieci, non hanno una nutrizione adeguata e non raggiungono accettabili standard di vita”.

L’ultima volta era accaduto nel 2005. Complimenti vivissimi al Governo 2016.

Se il debito pubblico continua a salire

“Il debito pubblico italiano – secondo un rapporto della Banca d’Italia – è salito a 2.241 miliardi e 400 milioni, a maggio, con un aumento, rispetto ad aprile, di 10 miliardi e 900 milioni”.

Ma la “spending review” ha funzionato al contrario?

La colpa del cognato

“Andrea Conticini – laurea n teologia – è stato indagato dalla Procura di Firenze, su segnalazione della Banca d’Italia, per il reato di riciclaggio in relazione ad alcuni “strani passaggi” di varie centinaia di migliaia di euro da alcune organizzazioni umanitarie fra le quali l’Unicef”.

La notizia, però, non è tanto che il riciclaggio sarebbe stato organizzato da un dottore in teologia. Quanto che il dottore in teologia Andrea Conticini è il marito della Matilde, la sorella del Matteo Renzi. Dopo il padre Tiziano, dunque, il cognato Andrea. Ma che c’è? “Un indagato non è un condannato in via definitiva”, “Matteo poteva non sapere”, “Le colpe dei padri non possono ricadere sui figli, figurarsi quelle dei cognati su altri cognati”. E dunque, Maremma parenta, gufi state bonini. ‘Un ricominciate, suvvia, a bubolà.

Zanetti, Verdini e “marameo cucù”

“Enrico Zanetti ha lasciato – con altri tre deputati – quella “Scelta civica”, di cui pur era segretario nazionale, e ha fondato un nuovo gruppo”.

Il nuovo gruppo si chiamerà “Scelta civica verso cittadini per l’Italia” e, per sembrare meglio un telegramma, è mancato aggiungesse “stop”. Non ha aggiunto il formale “stop”, ma ha aggiunto qualcosa di ben sostanzioso: i dieci deputati del gruppo verdiniano “Ala”. Che, così, sono diventati, da uomini di Denis aspiranti governativi, uomini di Enrico Zanetti governativi a tutti gli effetti. Anche se le minoranze pd hanno interpretato l’operazione in maniera del tutto opposta: Enrico Zanetti, cioé, è diventato ” verdiniano” sotto mentite spoglie e, allora, dovrebbe avvertire il dovere di dimettersi da viceministro dell’Economia. Ma Zanetti, anche perché il “premier” Renzi continua a tacere su quella che potrebbe per lui rivelarsi come un’ “operazione croce rossa”, non ha alcuna intenzione di dimettersi. Magari anzi, per il suo nuovo gruppo telegrafico, è intenzionato a chiedere qualcos’altro. Con Denis Verdini a fare, alle minoranze pd, “marameo”. “Marameo cucù”.


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