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Le Torri di Ligini diventeranno il nuovo quartier generale di Telecom

Caudo: "un progetto che sana una ferita e rilancia il quartiere dell'E42"

Tornano alla destinazione di uffici le Torri di Ligini a l’Eur: 65.000 mq. saranno recuperati per la nuova sede centrale di Telecom. La notizia è stata ufficializzata oggi 8 maggio nel corso dell’incontro tra l’assessore xomunale Caudo, il responsabile di Telecom Italia, De Martino, e CDP immobiliare, proprietario dell’immobile. Lunedì ci sarà il primo incontro tecnico. L’obiettivo è aprire i cantieri entro l’anno.”Un progetto – spiega l’assessore Caudo -che sana una ferita e rilancia il quartiere dell’E42. Cancellare un paesaggio tristemente noto per lo stato di abbandono e degrado, era l’impegno preso dal sindaco Marino in campagna elettorale, promessa mantenuta”.

“Un tassello fondamentale per il rilancio del quartiere nato nel 1942 per ospitare l’Esposizione universale. Dichiara in una nota il capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti. “Oggi l’Eur fa un decisivo passo avanti verso il proprio futuro”.

torri di ligini“Vengono così tutelate – aggiunge il consigliere comunale – e avranno nuova vita le Torri, uno dei migliori esempi di architettura degli anni sessanta, che per anni avevano ospitato gli uffici del ministero delle Finanze e che nel 2007 furono ridotte a scheletri senza facciate tanto da guadagnarsi il soprannome di Beirut”.

“Una scelta che è stata fortemente voluta dall’assessore Caudo che si è sempre adoperato per scongiurare una demolizione insensata, contro la quale si era battuto strenuamente anche Renato Nicolini, a favore di un recupero urbanistico ed architettonico.
Grazie a questa amministrazione il quartiere Eur, svilito da anni di malagestione, scandali e opere incompiute, può riniziare a progettare e programmare il proprio sviluppo legato da una parte a sede privilegiata di uffici ed iniziative dall’altro al definitivo lancio del turismo congressuale che assicurerà, anche grazie all’indotto, importanti ricadute economiche e sociali”.

 


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