Gli autisti Atac scendono in piazza: “Il sindaco Marino difenda i nostri diritti”

Disagi per gli utenti sino a sabato 9 novembre. A guidare la protesta la giovane autista Micaela Quintavalle

Ancora disagi e attese infinite per gli utenti del trasporto pubblico romano, vittime della rivolta degli autisti Atac contro il turno straordinario. Le prime voci di una mobilitazione, che avrebbe ridotto la frequenza delle corse, sono arrivate lunedì 4 novembre quando l’azienda aveva messo in allerta la Prefettura di Roma sugli eventuali disservizi.

La «forma anomala di sciopero», come definita da Atac, è continuata anche martedì 5 e raggiungerà il suo apice mercoledì 6 quando i dipendenti dell’azienda, insieme alle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, scenderanno in piazza del Campidoglio per invitare il sindaco Marino a fare luce sulla mancata tutela delle loro condizioni di lavoro. Ma i disagi per gli utenti si potranno protrarre fino al 9 novembre,

micaela quintavalleA guidare la protesta non è un anziano sindacalista, ma una giovane donna pronta a sostenere con grande passione i suoi colleghi. Lei è Micaela Quintavalle, trentatreenne laureanda in Medicina ed impiegata nell’autorimessa di Tor Pagnotta, che attraverso un animato intervento all’assemblea dei sindacati Atac e l’apertura di un gruppo Facebook (a cui hanno aderito oltre 3000 persone) ha spinto gli autisti alla “rivolta degli straordinari”. Proprio su Facebook emergono i primi dati sulla percentuale di autisti aderenti alla protesta: Tor Vergata 100%, Tor Pagnotta 71%, Tor Sapienza 86%, Grottarossa 52%.

La Quintavalle ha spiegato: “Non sono una sindacalista, sono una semplice autista. Mi sto battendo per i miei colleghi – continua la giovane – ho visto dei papà piangere perché avevano fatto promesse ai figli senza poterle mantenere, questo perché avevano creduto all’assicurazione ricevuta dall’azienda sul pagamento degli arretrati. L’azienda non assume più e tira avanti con i nostri straordinari. La verità è che gli autisti sono sotto organico – conclude Micaela – mentre abbiamo quattro amministrativi per ogni conducente”.

Gli autisti non c’è la fanno più, gli utenti sono stufi… forse è arrivato il momento che Atac e l’amministrazione capitolina trovino una soluzione. Chissà magari tornando al vecchio metodo per il pagamento del biglietto, in questo modo oltre ad evitare la perdita di milioni ogni giorno, autisti e passeggeri potrebbero tornare a viaggiare in condizioni perlomeno decenti e senza rischi.


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