Florence Foster Jenkins nei panni di una grande cantante

Arriva sugli schermi la storia di Florence Foster Jenkins diretta dal britannico Stephen Frears.

Il compito di interpretare la ricca esponente dell’alta società newyorkese con una passione febbrile per il canto è affidato a Meryl Streep; come sempre brillante e carismatica. La particolarità di Florence Foster Jenkins, la cui storia è ambientata negli anni ’20, è che non si limita a del sano mecenatismo delle arti musicali, ma si diletta in prima persona in concerti per amiche danarose e generosi senza renderci conto di quanto sia stonata, probabilmente è la peggior cantante del mondo, come titolerà con neanche troppa malignità il critico musicale del New York Post.

Nonostante tutto, ogni volta che si esibisce sono applausi e clamore, ha il consenso del pubblico, sia nel bene che nel male, e in particolare ottiene tutta l’attenzione e la riconoscenza da parte dell’esercito italiano da cui le sue performace sono largamente apprezzate. A proteggerla da sguardi malevoli e frasi fuori luogo ci sarà il devoto marito St. Clair, interpretato da un maturo e attraente Hugh Grant, magistrale nel ruolo dell’”angelo custode”. Il loro è un rapporto tanto simbiotico quanto aperto: St. Clair, si occupa teneramente di Florence, malata da molti anni; ma “l’amore prende varie forme”, e per i piaceri della carne ha la “fidanzata”, con cui vive lontano dalla moglie, dalla grazia di una splendida Rebecca Ferguson.

La tensione su cui si regge il film è quella fra talento e passione: quanto quest’ultima può essere seguita con tanta cieca indifferenza per quel talento necessario a nobilitarla? Ma, evidentemente, importa sempre meno che la voce di Florence corrisponda ai canoni, è uno dei meriti di Frears. La passione rende brutalmente sincera, a suo modo un capolavoro, l’esibizione alla Carnagie Hall per le truppe: un sogno che diventa realtà.

Una commedia dolce e commovente che riesce in maniera esilarante e leggera a raccontare le vicende canore di una donna rapita dal sogno, totalizzante, di essere un’ottima cantante lirica, e che riesce a strappare al pubblico degli anni ’20 e a quello dei giorni di oggi, sorrisi e dolcezza . Florence, infatti, appare ai nostri occhi spesso tenera e candida nel suo desiderio tanto forte quanto onesto di essere riconosciuta in quanto lirica di eccellenza, e sarà sulla spinta di questo pensiero che non si potrà non  amarla.

Il trailer del film

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