Deliberato in Giunta il cimitero comprensoriale di Gallicano nel Lazio

Il 23 febbraio 2013 una ATI (associazione di imprese temporanea) di imprese ha presentato presso il comune di Gallicano nel Lazio un progetto di realizzazione di un cimitero comprensoriale (che prenderà il nome di Papa Giovanni Paolo II) esteso su una superficie di circa 381.000 mq complessivo di circa 131.000 posti un progetto su base project financing. Per un costo paria a 50.271.188,40 (cinquanta milioni di euro e spicci, ovvero 100 miliardi di vecchie lire).
A pochi mesi dalla fine del mandato l’amministrazione Gallicanese in soli ventiquattro giorni ha dato il via libera al progetto dandone l’approvazione in giunta comunale e non in consiglio comunale, (Delibera Giunta Comunale di Gallicano nel Lazio per nuovo cimitero) differenza importante e sostanziale in un comune dove la democrazia partecipata dovrebbe essere alla base di una piccola amministrazione tanto più in questo caso dove c’è da gestire un appalto e un patrimonio pari ad un bilancio di dieci amministrazioni.

Emergono molti dubbi alla sola lettura del progetto: socio dell’Ati e uno dei promotori del progetto è il presidente del consiglio comunale. Inoltre è certa la partecipazione all’Ati di due ditte che sono al centro di un’inchiesta giudiziaria nel comune di Caltagirone in Sicilia (http://www.tg10.it/node/11692).
Area Cimitero Comprensoriale GallicanoA completare il quadro la scelta del luogo in cui il cimitero dovrebbe nascere, un’area di verde piena di vincoli ambientali e storici in parte appartenente alla Tenuta di Passerano (http://www.sauie.it/Passerano.aspL‘Azienda Agricola di Passerano ha una estensione di quasi 900 ettari, pari a circa 1/1000 della superficie agricola laziale, all’interno della quale si trova un castello medioevale, divenuto proprietà della Regione Campania alla morte del barone Quintieri), area dove già era stato previsto un impianto di compostaggio poi il progetto è stato sospeso proprio per questi vincoli.
Una piccola oasi naturalistica, tra le ultime nella periferia a sud di Roma.

La cittadinanza già si è mossa e sono state fatte diverse rimostranze. Inoltre è pervenuta al Sindaco una diffida, dal proseguire nella procedura del progetto, da parte del Comitato per Gallicano controfirmata da Fare Verde onlus che hanno inviato la diffida anche all’Università Agraria di Gallicano, al Ministero dell’Ambiente, alla Prefettura, alla Presidenza Regione Lazio e della Campania oltre che alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli.

Nel bisogno dei gallicanesi c’è anche il cimitero comprensoriale ma decisamente non occupa uno dei primi posti, in un comune dove la scuola materna da più di tre anni è chiusa per dissesti e i bambini sono stati trasferiti in un edificio continguo con classi pollaio e senza nessuno spazio per le attività fisiche.
La cittadinanza avrebbe certamente gradito un Project financing per asilo nido mancante nel Comune, per una nuova scuola materna, oppure per un parco giochi o per uno spazio aggregativo per anziani e giovani. Per non parlare di una palestra o una piscina comunale. E’ anche vero che non si può costringere privati a finanziare opere a cui il pubblico dovrebbe provvedere da solo.


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