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A sproposito di sicurezza. 1990: 35 volanti di notte a Roma. Quante nel 2007?

Solo 5 o 6 della polizia e poche altre dei carabinieri

.“Roma deve contentarsi di 50 volanti”. Così titolava un articolo del maggio 1990 del mensile Abitare A (p. 5). Lo stesso articolo così proseguiva “In forte aumento scippi, furti e rapine: 1000 reati al giorno, uno ogni dieci abitanti (la media nazionale è di 1 ogni 35). L’intera città deve accontentarsi di 50 volanti.”
Nell’articolo si riferivano dati della Questura di Roma in cui si evidenziava anche che di notte “circolavano solo 15 gazzelle dei carabinieri e 20 autoradio della polizia. Mentre sono almeno 3200, ufficialmente i cittadini privilegiati che usufruiscono di scorta. Gli uomini ci sono – dice il questore Ugo Macera – spesso però vengono utilizzati in maniera sbagliata. Si scortano giudici, parlamentari, presidenti di enti. Tutti quegli agenti potrebbero invece controllare il territorio, costituendo un validissimo deterrente contro la criminalità. (…)”
Alla domanda: come ci si può difendere dal dilagare della criminalità? Il questore risponde: “Il problema è legislativo e politico. Ci vogliono leggi più severe e soprattutto uomini che le facciano rispettare.”
Invece, secondo il sindacato di polizia Siulp: “manca un piano di organizzazione delle forze dell’ordine per le nuove esigenze dell’area metropolitana. La dislocazione dei commissariati risale al 1964. Anziché decentrare si moltiplica la centralizzazione. Sono state soppresse le autoradio di zona e i camper dell’emergenza dipendono dal centro”.

A distanza di 17 anni Roma deve contentarsi (?!) della miseria di 5 o 6 volanti di polizia notturne (dislocate soprattutto al centro e sprovviste pare anche di sufficiente carburante), mentre si fa un gran parlare di sicurezza e di patti miracolosi.

Il ministro esternatore degli Interni Giuliano Amato ha dichiarato (Il Messaggero del 19 maggio 2007 “Sicurezza a Roma: 4 villaggi per i nomadi” di Mario Evangelisti): “Sapete la differenza che c’è fra lo stadio di Manchester e l’Olimpico? A Manchester, se ti comporti male, dopo tre ore sei già stato processato. A Roma, invece, dopo tre ore sei già fuori.”

Al di là delle barzellette. Quali provvedimenti il Governo intende assumere per fare in modo che anche a Roma si adotti il modello Manchester?


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