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9 maggio: quando si farà il museo per i caduti degli anni di piombo a Roma?

Le vittime di quel periodo sono state: 428 morti; oltre 2000 feriti, di cui una parte con danni permanent. 14.615 gli attentati compiuti

“ Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, domenica 28 aprile 2013, verso le 11,40, mentre era in corso al Quirinale la cerimonia per il giuramento dei ministri del nuovo governo, guidato da Enrico Letta, colpi di pistola sono stati esplosi davanti a Palazzo Chigi, sede del Governo. Sono rimasti feriti due carabinieri – uno in condizioni disperate – una passante e lo stesso aggressore.”

Per molti minuti, per tanti italiani è sorto il dubbio atroce di un tuffo nel passato, nel periodo del terrorismo. Per fortuna si è trattato di un gesto disperato individuale, come dichiarato alla Procura di Roma, e come si legge nel verbale di Luigi Preiti – l’attentatore, disoccupato edile – che sostiene: “Ho fatto tutto da solo, volevo compiere un gesto eclatante in un giorno importante. Nessuno mi ha aiutato, volevo colpire un politico.”

Rimangono dubbi, contraddizioni e il quadro probatorio, con il lavoro degli investigatori, può cambiare: perché l’uomo possa aver avuto complicità.

Questa vicenda che ha trasformato un giorno, che doveva essere di festa, in una giornata di sangue, di paura e di brutti ricordi come le situazioni degli “anni di piombo,” richiama la ricorrenza del 9 maggio, quale “giorno della memoria, dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e alle stragi di tale matrice.”

Ma che cosa ne è rimasto nell’immaginario collettivo del nostro paese e a Roma in particolare, teatro principale di quelle vicende, avvenute fra gli anni settanta e ottanta dello scorso secolo?

Nei più giovani forse poco, perché a scuola questi argomenti non si studiano: sono “storicamente recenti,” nelle persone più mature e anziane, forse ricordi legati a singoli episodi di terrorismo particolarmente significativi.

La memoria storica ci ricorda che, fra vittime individuali, stragi terroristiche e violenza politica, gli “anni di piombo” nel nostro paese sono rappresentati da questi numeri: 428 morti; oltre 2000 feriti, di cui una parte con danni permanenti e 14.615 attentati compiuti. E’ stato sconfitto un disegno eversivo che ha cercato di minare la nostra democrazia repubblicana e la convivenza civile del nostro paese.

Questo contesto, che è alle nostre spalle, va ricordato con la cultura della legalità e della giustizia sociale, che oggi si chiama, soprattutto, lavoro per i giovani.

Nella città di Roma, come in altre località, ci sono tante testimonianze ai caduti, ai martiri, alle vittime, di quel periodo buio e opaco, sacrificate dalla violenza del terrorismo, con l’intitolazione di strade, piazze, targhe, lapidi, scuole, ma non si è ancora realizzato un museo, un monumento o un sacrario dove si possa ritrovare una memoria collettiva condivisa.

Nel maggio del 2011, in occasione della giornata dedicata alle vittime del terrorismo, la Presidente della regione Lazio Polverini, comunicava i dettagli del progetto di un Museo, in spazi recuperati e restaurati di una fabbrica dismessa nel parco dell’Appia Antica, purtroppo ad oggi ancora nulla.

Nello stesso periodo il Sindaco Alemanno esprimeva il proprio assenso a erigere un monumento dedicato alle vittime del terrorismo, delegando a una “consulta cittadina sulla memoria degli anni di piombo” trovando la sintesi per la realizzazione, con l’apporto dei famigliari delle vittime, ma anche su questo versante l’obiettivo è lontano.

aldo-moroForse sarebbe il caso di riconsiderare rapidamente un progetto, degno della Capitale d’Italia, che con l’apporto dei diversi livelli istituzionali e l’Associazionismo delle Vittime del terrorismo, si possa individuare una soluzione che deve significare: memoria, dignità e onore alle vittime e sia un luogo – in modo particolare per i più giovani – per studiare e conoscere la storia contemporanea.

Questo è certamente anche il modo di celebrare, senza retorica, la giornata del 9 maggio che richiama l’assassinio di Aldo Moro, trucidato 35 anni fa a Roma.


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