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Il modo giovane di viaggiare low cost

I giovani per far fronte al carovita scelgono la formula della vacanza lavoro

Le spiagge dorate del Messico, il fascino delle città d’arte, la quiete della campagna o le cime sempre bianche del Cervino. E’ arrivata l’estate ed è tempo di pensare alle vacanze. Quest’anno l’eterna disputa tra i fautori delle ferie relax e i difensori dei viaggi culturali è però frenata dal carovita. Secondo un’indagine Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) solo un italiano su quattro partirà per l’estate. Ma se gli adulti rimuginano, molti giovani si organizzano e scelgono la formula della vacanza lavoro. Un tipo di viaggio low cost che ti permette di fare il bagno con le tartarughe messicane o di visitare incantevoli città, pagando solo il biglietto dell’aereo.
Le associazioni che organizzano questo tipo di campi estivi sono tante. Basta una semplice ricerca su Google per imbattersi in decine di organizzazioni laiche o religiose, tutte con la stessa proposta: qualche ora di lavoro in cambio di vitto e alloggio pagati in un angolino del pianeta.

Le mansioni richieste sono le più diverse: si va dal pulire le spiagge per conto di enti ambientalisti, alle visite guidate di chiese europee, alle più classiche occupazioni di cameriere o di animatore. Se si spulcia attentamente la rete è possibile trovare anche offerte più stravaganti, come quella di raccogliere fragole in Danimarca, fare il dog-sitter in Norvegia o cucinare Sushi in un ristorante della Lapponia svedese.
Legambiente, leader tra le associazioni ambientaliste, da 18 anni organizza vacanze volontariato in Italia e all’estero. “Nel ’91 abbiamo iniziato con sette campi estivi, oggi sono 220 – dice Luca Gallerano responsabile del settore volontariato della onlus –. C’è stata una crescita esponenziale nel numero degli iscritti. Per quest’anno sono previsti 3˙500 volontari, di cui il 60% sotto i 30 anni. Tra le mete più gettonate, le località di mare italiane e straniere. Ma anche le capitali europee, soprattutto Londra per lo studio della lingua”.

Gabriella Matrone è un’impiegata napoletana di 33 anni. Nel 2005 per festeggiare il suo trentesimo compleanno ha deciso di partecipare ad uno dei campi targati Legambiente: “Sono partita l’11 agosto destinazione Ginostra, isola di Stromboli. Ero emozionata, perché era la prima esperienza che facevo completamente da sola”. Gabriella si svegliava alle cinque del mattino e fino all’ora di pranzo si occupava, insieme ai suoi compagni di lavoro, di ripulire le mulattiere e sradicare le erbacce che infestavano le stradine dell’isola. Il pomeriggio era libero, così i volontari potevano scegliere se andare al mare o fare qualche gita.
L’impiegata napoletana vorrebbe ripetere l’esperienza, ma la prossima volta le piacerebbe andare in Messico: “Questo tipo di vacanze ti dà la possibilità di visitare un Paese nuovo spendendo davvero pochi soldi”.
Di tutt’altro genere il viaggio lavoro di Simona Antonacci, una ragazza romana di 26 anni che la scorsa estate ha scelto di fare la guida turistica per l’associazione ecumenica Arc Italia. Simona è stata a Gent in Belgio, dove lavorava nella chiesa di San Bavone: “Ho deciso di partire perché volevo imparare una lingua straniera senza spendere molto. Inoltre, essendo laureata in Storia dell’Arte, mi piaceva l’idea di fare la guida in una cattedrale”. I volontari Arc dormono nelle abitazioni messe a disposizione dalle comunità ospitanti e ricevono un assegno settimanale per la spesa. “Scegliamo ogni anno circa 20 ragazzi di un’età compresa tra i 18 e i 30 anni. Devono dimostrare di avere un atteggiamento di apertura nei confronti degli altri e spirito di adattamento”, spiega Elisa Bruttini, coordinatore nazionale di Arc Italia.

Il 60% dei giovani che scelgono di partire con Legambiente ed Arc sono donne. “Le ragazze – commenta Gallerano, responsabile della onlus ambientalista – sono più intraprendenti, amano la sfida e hanno un forte spirito di adattamento”. I ragazzi preferiscono vacanze lavoro tradizionali, con meno regole e maggiore possibilità di gestire il proprio tempo.
Alessandro D’Andrea, 26 anni, di Roma, nell’estate 2006 ha deciso di andare a Londra: “Sono partito con l’intento di trovare lavoro come cameriere e fare la stagione lì. Volevo imparare l’inglese. Ricordo con piacere quei giorni di grande euforia; andavo in giro per la città con un panino per il pranzo e decine di curricula. Alla fine ho trovato lavoro come cameriere in un bar di Piccadilly. Un sogno. Feste, aperitivi, nuove amicizie…”.
Per trovare occupazioni stagionali a Londra o in altre capitali europee esistono delle agenzie di collocamento che vendono pacchetti tutto incluso: volo, alloggio e posto di lavoro per tre o quattro mesi. Alessandro però ha scelto la modalità fai da te: “I prezzi richiesti da quelle società sono piuttosto alti. Penso che internet sia la fonte migliore per trovare informazioni. La rete è piena di blog e siti dedicati a Londra, che possono essere di aiuto per pianificare il viaggio lavoro”.

Per chi non ha voglia di pulire spiagge o servire ai tavoli, ma preferisce cimentarsi in occupazioni artistiche e sportive, la scelta migliore è anche la più classica: l’animatore. “Il lavoro nei villaggi turistici mi ha permesso di praticare attività come il teatro e la danza, di conoscere tanta gente e fare un’esperienza lontano da casa”, dice Giulia Rigamonti, 23 anni, studentessa universitaria di Monza. Giulia è stata per tre anni animatrice per Ventaclub. Le mete? Tre luoghi da sogno: Gerba in Tunisia, Sardegna e Santo Domingo ai Carabi. “L’aspetto più divertente è la vita di staff – racconta Giulia – Le prove per gli spettacoli, mangiare insieme, tirare tardi la sera dopo il lavoro. E alle otto del mattino tutti in piedi per il risveglio muscolare”.
Ventaclub seleziona ogni anno 500 animatori turistici. “Le destinazioni vengono scelte in base alle caratteristiche del ragazzo – spiega Filomena Lacalamita, responsabile del reclutamento Ventaclub – Si tratta in genere di giovani che hanno appena finito le superiori o che vanno all’università. Anche se è in crescita il trend dei trentenni”.
Volontari ambientalisti, guide turistiche, camerieri e animatori. Perfino braccianti o dog-sitter. Sono tante le proposte di vacanze lavoro per i giovani, da scegliere in base alle competenze, al carattere o semplicemente allo spirito di avventura . Idee diverse per colorare un’estate. Sempre e solo in formato low cost.


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