No al nucleare, si al Solare

Migliaia le persone giunte a Roma da tutta Italia e non solo per ribadire la scelta di 20 anni fa

Piazza Farnese, gremita dal primo pomeriggio di sabato 10 novembre, con l’arrivo continuo di pullman. Migliaia sono state le persone che hanno sfidato il freddo per raccogliere l’invito dei Verdi: ribadire come giusto il No al Nucleare e chiedere che si investa in via primaria sulle energie alternative, in primis il Solare.
Molte le associazioni ambientaliste presenti in piazza: da GreenPeace a Legambiente al WWF alla Coldiretti.

Tra momenti di musica e comicità – con i Capone & BungtBangt (ndr Band che utilizza strumenti con materiali riciclati) Marco Zurzolo e Simone Schettino – molti sono stati i sostenitori dell’evento che si sono succeduti sul palco. Come i Verdi Angelo Bonelli, Capogruppo dei Verdi alla Camera, il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, l’On. Loredana De Petris, l’On. Grazia Francescato, per una volta calatasi nelle vesti della conduttrice, il portavoce dei Giovani Verdi Rafi Korn, in rappresentanza dei migliaia di giovani arrivati da tutta Italia.

Il Ministro e Bonelli in particolar modo hanno “dato i numeri” dello sviluppo del solare nell’ultimo anno in Italia, con la diffusione dei pannelli quadruplicatisi in soli dodici mesi. E un esempio concreto: a Crotone presto sorgerà una centrale fotovoltaica di 100 ettari.
Il Ministro ha evidenziato come la ricerca sulle fonti energetiche debba essere una priorità dell’Italia, progetto in cui crede anche il Premio Nobel Carlo Rubbia, da qualche mese tornato in Italia come consulente a titolo gratuito di Pecoraro. Questi ha inoltre ricordato i gravi problemi connessi al nucleare che vanno dal rischio sicurezza delle Centrali (leggi: Cernobyl), al fatto che la scusa dell’energia nucleare spesso celi ricerche sul campo delle armi nucleari (ricordando la strage di Hiroshima). Come nel caso della Francia ove infatti le nuove centrali negli ultimi venti anni siano state volute dallo Stato perché – come ha spiegato il Ministro – dati gli enormi costi per la messa in sicurezza, quelli di dismissione e in generale le spese di una centrale nucleare, non ci siano stati Privati interessati alla costruzione. Non dimenticando ovviamente il problema, ben lungi dall’essere risolto, delle scorie.
Sulle “scorie” è intervenuto anche il geologo e giornalista Mario Tozzi che ha sottolineato come l’Italia non abbia ancora risolto il problema delle scorie già prodotte in passato. Altro limite al nucleare molto sottolineato è anche la scarsità dell’uranio in natura.

La manifestazione, programmata da tempo, è stata una risposta indiretta a quanti nei giorni scorsi si sono espressi in favore dell’atomo in particolar modo a Pierferdinando Casini, arrivato addirittura a chiedere la sfiducia del Ministro dell’Ambiente. La risposta a Casini, oltre che negli striscioni della gente, è stata affidata a Bonelli: “Casini e gli interessi delle lobbies che stanno dietro tale riapertura di un capitolo chiuso da 20 anni, non costruiranno centrali nucleari rilasciando interviste. C’è chi, come il Premio Nobel per la Fisica Rubbia, ci dice infatti che è nel solare il futuro energetico del Pianeta. Questa fonte di energia – ha concluso Bonelli – è una vera rivoluzione democratica, perché non porta profitti ed egoismi, è di tutti”.

Sulla stessa posizione dei Verdi anche la Sinistra Democratica rappresentata dal Ministro per l’Università e la Ricerca Roberto Mussi, i Comunisti Italiani con l’On. Dino Tibaldi e PRC con l’On. Gennaro Migliore. Il Min. Mussi ha sottolineato come una centrale nucleare sia una macchina che si sa montare, ma non smontare, di come l’uranio sia una risorsa pericolosa ed esauribile e il nucleare civile sia il primo passo verso quello militare e che anzi spesso l’attenzione per il primo celi il vero scopo, l’interesse per le armi nucleari. Ma ha evidenziato una profonda differenza col passato quando ad ogni manovra favorevole al nucleare, vi fosse una sinistra antimilitarista forte, ricordando l’impegno di Enrico Berlinguer, e non solo, in prima linea. Però sottolineando come oggi quel fronte sia fortemente affievolito pur vivendo una fase storica che vede un impiego senza precedenti di risorse per armamenti. Risorse che dovrebbero essere impiegate per le energie pulite e contro i cambiamenti climatici.

A sostegno della Manifestazione anche giornalisti del calibro di Sandro Curzi, il cantante Alex Britti, Piero Pelù, intervenuto in video, padre Alex Zanotelli, i rappresentanti dei movimenti NO-Cook di Civitavecchia e di Porto Tolle, solo per citarne alcuni. E molti attivisti di tutta Europa, tra i quali il russo Alexander Nikitin, accusato di "spionaggio" dal Servizio di Sicurezza Federale russo, per aver steso un rapporto sui scorie nucleari causati dalla Marina Russa, e rilasciato dopo dieci mesi di prigionia grazie un movimento trasnazionale nato per la sua liberazione. Nikitin ha ringraziato gli italiani per la scelta fatta in Italia venti anni fa, sottolineando come in Russia i numeri del nucleare siano quattromila testate nucleare, trentuno reattori nucleari, centinaia di migliaia di scorie ancora da collocare o sparse per il Paese.


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