Categorie: Incontri e Convegni
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“Privacy e sicurezza. Nuovi diritti di cittadinanza, nuove responsabilità istituzionali”

Il Convegno, organizzato da Confservizi Lazio, del 16 luglio presso la Pontificia Università S. Tommaso D’Aquino
Il 16 luglio a partire dalle 9.30 presso l’Aula minor della Pontificia Università S. Tommaso D’Aquino (Largo Angelicum,1), si è svolto il Convegno “Privacy e sicurezza. Nuovi diritti di cittadinanza, nuove responsabilità istituzionali”, organizzato da Confservizi Lazio. Vi hanno preso parte oltre che il presidente di Confservizi Lazio, Giuseppe Labarile, anche il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Interni, Marcella Lucidi, il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, l’Assessore capitolino alla Sicurezza, alle politiche giovanili e ai rapporti con l’Università, Jean Léonard Touadi, il Presidente Cotral Franco Cervi, il Direttore del Dipartimento Politiche delle Risorse Umane del Comune di Roma, Pietro Barrera, il Direttore Tutela, Vigilanza e Sicurezza di Metropolitana di Roma, Gianluca Lucisano, il rappresentante dell’Associazione Italiana Vigilanza, Gianluca Neri ed il sociologo Maurizio Fiasco. Il Convegno si aperto partendo dal problema dell’insicurezza che la cittadinanza intera percepisce costantemente e che esprime attraverso un senso profondo ed allarmante di paura e disorientamento. Il presidente della Confservizi Lazio, Giuseppe Labarile, ha voluto sottolineare in partenza l’importanza del rapporto sociale e giuridico che intercorre tra privacy e sicurezza, aggiungendo che “solo trovando il giusto equilibrio tra tutela della sicurezza urbana e tutela della privacy è possibile aspirare a contrastare in maniera efficace l’insicurezza di cui si sente vittima il cittadino senza, però, per questo privarlo del diritto alla riservatezza dei dati personali. A conclusione del proprio intervento, Labarile, ha avanzato delle proposte, rivolgendosi soprattutto alla Pubblica Amministrazione capitolina e ai vertici delle aziende impegnati nell’erogazione dei servizi pubblici locali: un protocollo d’intesa tra Confservizi Lazio e il Garante per definire la migliore modalità di applicazione del Codice della Privacy nelle imprese erogatrici di servizio pubblico locale; la realizzazione di un tavolo di lavoro che coinvolga Amministrazione Capitolina e le imprese che lavorano per il servizio pubblico locale a favore di una maggiore efficacia delle politiche di tutela della privacy e di garanzia della sicurezza. Il Convegno è proseguito con gli interventi dei presenti, i cui pareri hanno sostanzialmente cavalcato l’onda del pensiero del Presidente della Confservizi Lazio, dando prova di come unendosi ad un tavolo, personalità politiche ed esperti in materia, possano all’unisono trovare, attraverso un dialogo costruttivo, delle soluzioni per la risoluzione di un problema, quello della Privacy e della Sicurezza, che oggi risuona come un campanello d’allarme. Gli interventi più attesi, quello del Sottosegretario di Stato del Ministero degli Interni, Marcella Lucidi, e quello del Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti,  sono giunti al termine del Convegno. 

Il Sottosegretario Lucidi ha espresso l’esigenza di coordinamento tra privacy e sicurezza, interessante per la produttività e vero potenziale per l’esperienza di governo. Ha inoltre dichiarato di non voler esasperare le paure, ma di voler parlare ad esse, controllarle e quindi gradualmente eliminarle, “bisogna prendere sul serio il problema insicurezza e i cittadini non siano portati a vivere al riparo da tutti”. Marcella Lucidi ha poi concluso il suo intervento affermando che non c’è sicurezza senza libertà e non c’è libertà senza sicurezza. Il futuro quindi rispetto alle paure non è inevitabile. 

Il Presidente Francesco Pizzetti ha sottolineato l’importanza del compito dell’Autorità Garante, affermando: “non siamo autorità della privacy ma anche protezione dati, che è un aspetto sistemico che riguarda il modo di essere della società e siamo dalla parte del cittadino facendoci carico del modo di essere complessivo di una società”. 
 

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