Telefunken, Prima Nota, Rotatoria, Cassamutua… ovvero come t’intitoli a Tor Bella Monaca

Telefunken (fronte spaziosa) Duca (due capelli, calvo), Moviola e Muflone (persone flemmatiche), Prima Nota (contabile), Rotatoria (vittima di incidente sulla rotatoria) Ciancica, Zagaja, Mitraia, Gnagnarella (variamente balbuzienti), Cassamutua (esperto incambi di lavoro), sono alcuni tra i più curiosi soprannomi di Tor Bella Monaca. Più di 126 (scartandone altrettanti) sono stati catalogati con pazienza e con ricerca sul campo dagli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata ed illustrati dagli autori della ricerca (gli studenti Veronica Adriani, Margherita Aquilani, Valentina Nerone, Annalisa Pagliuso) il 21 aprile nella giornata conclusiva del Convegno internazionale “L’onomastica di Roma. ventotto secoli di nomi”. Il Convegno si è tenuto dal 19-21 aprile 2007. È stato organizzato, in collaborazione con il Comune di Roma, dai dipartimenti di Antichità e tradizione classica, Studi filologici, linguistici e letterari e Beni culturali, musica e spettacolo dell’Università di Roma Tor Vergata, che lo hanno promosso attraverso il Laboratorio Internazionale di Onomastica (LIOn). L’onomastica è la scienza che studia i nomi propri. Ogni persona, ogni luogo, ogni essere animato o inanimato è un tesoro di nomi propri che ne rappresentano l’identità, la storia, le relazioni con altre persone e altri luoghi e altri enti. Roma, a quasi 28 secoli dalla sua fondazione, è un tesoro onomastico straordinariamente ricco. Per questo il Laboratorio Internazionale di Onomastico (LIOn), creato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma 2 "Tor Vergata" ha promosso, in occasione dei Natali di Roma 2007, da giovedì 19 a sabato 21 aprile, un convegno internazionale sui nomi della città. Studiosi italiani e stranieri hanno presentato ai romani aspetti scientifici, storici, linguistici, di costume, artistici e letterari, dell’onomastica, senza trascurare curiosità, aneddoti, classifiche di frequenza. Si è parlato di nomi, soprannomi, cognomi e altri nomi personali, dalla discussa etimologia del nome di Romolo ai nomi di moda imposti con più frequenza nel XXI secolo ai nuovi nati. Di come ci si chiamava a Roma nel Medioevo, nel Rinascimento, in epoca moderna. Dal “nome segreto” di Roma e dai toponimi antichi ai nomi moderni delle strade della capitale e alle ridenominazioni in epoca giacobina e nell’era fascista. Si è discusso di nomi della tradizione popolare e dei nomi di battaglia dei partigiani romani. Della lunga storia dei teatronimi della città, dal Colosseum all’Auditorium. Dei nomi dei personaggi in romanzi d’ambientazione romana e dei nomi cani e di altri animali. Una sessione particolare è stata dedicata ai nomi femminili: le donne celebrate dai poeti latini; dame, cortigiane e popolane nel Basso Medioevo; i nomi di bambina più frequenti oggi; i nomi di donna nell’odonimia urbana (strade, piazze, viali…). Un’altra sessione speciale è dedicata al nome di Roma nella lingua e nei dialetti italiani e nelle altre lingue del mondo; alla presenza nel lessico e nei modi di dire di personaggi storici come Giulio Cesare (“Dite a Cesare quel che è di Cesare…”); e perfino degli aggettivi o dei sostantivi formati a partire dai nomi dei calciatori della storia della Roma. Le prime due giornate dell’incontro hanno avuto come scenario la Sala della Protomoteca in Campidoglio e il Palazzo Venezia. La terza giornata, nel Teatro di Tor Bella Monaca, è stata in gran parte dedicata all’onomastica dell’VIII Municipio di Roma, il “Municipio delle Torri”, che, se fosse autonomo, corrisponderebbe alla 13ª città italiana per popolazione(!). Accanto a studiosi di topografia e di toponomastica medievali, di demografia e di storia antica e moderna, quattro gruppi di studenti di Tor Vergata, specializzandi in Linguistica, hanno realizzato innovative ricerche sul campo ed hanno presentato i risultati delle loro inchieste. Si è potuto così stabilire, nel quartiere di Tor Bella Monaca, quali sono i soprannomi degli abitanti, quali i nomi dati ai nuovi nati, quali i nomi degli esercizi commerciali, e perché le strade portano quei nomi e se le insegne ufficiali coincidono con le informazioni e le indicazioni che ci si scambia a voce. Dei soprannomi abbiamo già accennato in apertura. Dei nomi e cognomi si è occupato il 21 aprile nel Teatro di Tor Bella Monaca ed ha relazionato al Convegno Valeria Ciufreda nella sessione didicata all’onomastica dell’VIII Municipio cui hanno preso parte anche la prof. Anna Pasqualini con una comunicazione su: Personaggi di Roma antica nelle strade di Roma moderna ed il prof. Antonio Parisella su: La Resistenza dei nomi. Osservazioni su strade, luoghi e persone. La giornata si era aperta con una sessione su: Storia e storie di Tor Bella Monaca attraverso i nomi, con le comunicazioni di Ilaria Aliquò su: Il territorio di TBM (Tor Bella Monaca) nelle ricostruzioni storiche e cartografiche; di Susanna Passigli su: Termini e toponimi relativi al paesaggio dell’area di TBM e allo sfruttamento delle risorse fra medioevo ed età moderna; di Adriano Ruggieri su: Termini e toponimi relativi ai manufatti e all’assetto fondiario.

Di particolare interesse, perché nuove e frutto di ricerche sul campo sono state due comunicazioni degli studenti. Nella prima Federica Lucantoni, Elisa Porcaro, Bruno Vignarolo hanno riferito su: Odonimia ufficiale e colloquiale di TBM (in parole povere come si intitolano le strade di TBM ufficialmente e come invece le denominano gli abitanti). Questi i nomi ufficiali delle principali strade del quartiere e tra parentesi quelli dati dagli abitanti: via di Tor Bella Monaca (Lo Stradone), via del Fuoco Sacro (Tor Bella Monaca Vecchia, o, i più giovani “Pollarolo”), via Duilio Cambellotti (Alla chiesa o chiesa a punta, per i più giovani alle Torri, alla fermata del 20), v. Amico Aspertini (R6), via Domenico Parasacchi (via del liceo o del liceo Amaldi, via della Delegazione).

Nella seconda Claudio Acri, Felicia Logozzo e Renata Gwiazdowska si sono occupati dei nomi e delle insegne commerciali di 425 esercizi commerciali di Tor Bella Monaca, Centocelle, Tuscolano e Talenti (zona commerciale di via Ojetti). Questi i risultati: i nomi dei negozi riferiti al franchising sono risultati il 14% a Tor Bella Monaca (il 37% al Tuscolano, il 12 a Centocelle, il 20 a Talenti); quelli riferiti a vocaboli stranieri il 10% a TBM (il 18% al Tuscolano, il 12 a Centocelle, il 27 a Talenti), quelli riferiti al nome del proprietario il 22% al proprietario (il 20% al Tuscolano, il 15 a Centocelle, il 20 a Talenti); quelli riferiti alla categoria commerciale il 16% a TBM (l’8% al Tuscolano, il 16 a Centocelle, il 9 a Talenti), infine quelli riferiti alla zona l’1% a TBM (il 5% al Tuscolano, il 4 a Centocelle, il 3 a Talenti). Il riferimento ai nomi dei rispettivi quartieri è molto basso, equilibrato nei vari quartieri quello riferito ai nomi del proprietario, elevato quello riferito al franchising, con la punta massima del Tuscolano, i nomi stranieri (in inglese soprattutto) prevalgono a Talenti-via Ojetti. Al di là dei nomi scelti dai clienti, in diversi casi poi i clienti tendono a trasformare i nomi dei negozi (ad esempio il Bar Asia, diventa per i clienti Da Ciro, il SISA, Crai o Sor Franco, Pit Stop è trasformato in Liquirizia, ecc. La terza ed ultima giornata, validamente organizzata, come le precedenti da Paolo Pocetti, Sergio Raffaelli, Enzo Caffarelli, Francesca Chiusaroli e Francesca Dragotto, si è poi conclusa con una tavola rotonda sulle scelte dei nomi nella professione e nella vita privata moderata da Andrea Gareffi. Gradita la presenza del presidente dell’VIII municipio Fabrizio Scorzoni che è brevemente intervenuto e notata l’assenza dei membri della Commissioine Toponomastica del Comune di Roma.

Altre informazioni sono sul sito: www.onomalab.eu.

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