Sigaretta elettronica, è boom

Proliferano in tutte le zone di Roma i negozi che la vendono

Aprono in continuazione in città, con marchi diversi, proponendo una vasta gamma di prodotti: sono i negozi di sigarette elettroniche, ormai presenti in tutte le zone di Roma, tra cui Cinecittà, San Giovanni, Centocelle, Alessandrino (in cui ne aprirà uno a breve), Tor Tre Teste, Prenestino, Tiburtina, Tuscolana, Appia..

Le sigarette elettroniche stanno vivendo un periodo di boom tra gli italiani. L’Adoc, associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, fondata nel 1988, spiega come sia in crescita di circa il 25% nell’ultimo anno,  il numero dei fumatori di sigaretta elettronica, per un giro d’affari di oltre 90 milioni di euro annui, considerando che la spesa annuale si aggira sui 230 euro tra acquisto del kit, ricariche e ricambi.

In cosa consiste la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica nasce, anche nelle fattezze, per essere una valida alternativa alla sigaretta tradizionale. Ogni produttore adotta criteri diversi ma a grandi linee la sigaretta elettronica è composta da 3 componenti distinti: batteria, atomizzatore, cartuccia.

La batteria ricaricabile, consente di inalare vapore, contenente una soluzione di acqua, glicole propilenico, glicerolo, nicotina, (in quantità variabile o anche assente), e aromi alimentari. Il vapore inalato permette di provare un sapore e una sensazione, simile a quella provata inalando il fumo di tabacco di una tradizionale sigaretta. Non essendovi combustione, però, il rischio cancerogeno è teoricamente più basso per la mancanza dei residui dovuti a questo processo, (catrame, idrocarburi policiclici aromatici, ecc…).

Gli svaporati, cioè i fumatori di sigaretta elettronica, secondo il Globus Magazine, aumenteranno fino a un milione entro fine 2013, con un mercato che arriverà fino a 500 milioni di euro. Le sigarette elettroniche stanno vivendo quindi un momento di forte crescita, e questo sta avvenendo per molteplici motivi. Chi vuole smettere di fumare, chi vuole diminuire drasticamente il numero di sigarette, chi non resiste a fare qualche «tiro» anche quando si trova in un locale pubblico, chi vede l’e-cigarette come un nuovo oggetto di stile …

Si sono verificati però, casi di vendite di sigarette elettroniche non in regola, come ad esempio è avvenuto in un negozio vicino la stazione Termini, in cui venivano vendute sigarette non conformi alla normativa CE. Secondo un articolo pubblicato il 24 gennaio dal Messaggero.it sono state sequestrate all’interno di questo negozio circa 150 sigarette elettroniche e 500 batterie.

In Europa per applicare il marchio CE ad un prodotto, è obbligatorio creare un fascicolo tecnico, in cui oltre ai progetti, calcoli, disegni, vengono prese in considerazione tutte le normative vigenti che possono essere applicate. A questo punto se il prodotto risponde a quanto richiesto dalle normative, si rilascia la dichiarazione di conformità al marchio CE; quindi bisogna sempre accertarsi della conformità con questo marchio, e occorre fare attenzione.

Sigaretta elettronica: possibile pericolosità del vapore inalato
Il ‘Domani di Italia’ si interroga sull’uso e sull’effetto dannoso


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Commenti

  1. romeo  

    Il fumo è la più stupida mortale e costosa trappola che l'uomo si sia mai costruito! Smettere di fumare è la più saggia ed intelligente delle decisioni che una persona possa prendere per se stessa e per gli altri ******** ^***** ***** SPEGNI QUELLA SIGARETTA PRIMA CHE LEI SPENGA TE, GETTALA PRIMA CHE LEI GETTA TE, DIMENTICALA PRIMA CHE LEI DIMENTICHI TE, SPROFONDALA PRIMA CHE LEI SOTTERRI TE IN UN FUTURO CHE NON TI APPARTERRA' PIU', SOLO PERCHE' L'HAI VOLUTO TU!! ********* ********

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