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V Municipio, la crisi infinita

La reazione di Pd e Sel all'ultimo atto del presidente Caradonna

Si apre in V Municipio una fase di decisa risposta alla presunta chiusura della crisi da parte del Presidente Caradonna. Nei giorni scorsi, infatti, a seguito del perdurare della crisi che aveva investito il Municipio, ed alle successive “annunciate” dimissioni da parte di Caradonna, la situazione pareva archiviata. Il Presidente aveva infatti provveduto a nominare una nuova giunta, a seguito di un confronto con i partiti di maggioranza che avevano fino a quel momento sostenuto il governo del Municipio.

Ma è stato proprio questo passaggio ad acuire tale crisi, poiché, da ciò che manifestano PD e SEL, l’accordo raggiunto per superare lo stallo sarebbe stato completamente disatteso.

Dal punto di vista istituzionale, il primo a fare la voce grossa è stato il capogruppo di SEL, Fabrizio Donati, che ha evidenziato come il confronto che Caradonna voleva con i partiti (confronto che effettivamente c’è stato) sia stato completamente ignorato. Durante tale confronto, il PD, partito di maggioranza relativa, aveva dato indicazioni precise in merito alla formazione di una “Giunta del Presidente”, con la presenza esclusiva di assessori al di fuori delle compagini di partito. Tale necessità da un totale sconvolgimento degli equilibri politici del Consiglio (anche a seguito dei vari passaggi all’API).
SEL, afferma Donati, si era dichiarata favorevole a tale impostazione, ma ciò che è avvenuto è l’esatto opposto, con una nomina di soli assessori di partito, con la conferma dei 3 assessori uscenti (Caprari, Acchiardi, Callea) con l’aggiunta della Consigliera Angela Scacco, proveniente dalle file del PD. Donati, nello specifico, tende a precisare che “l’atteggiamento di personaggi come il rottamatore Acchiardi, un amministratore di fede Renziana, che contravvenendo alle indicazioni del suo partito continua a fare l’Assessore e non ha neanche la dignità di stracciare la tessera del PD. Se il Centrosinistra avrà il coraggio di rottamare tali personaggi, SEL farà come sempre la sua parte, altrimenti per quello che abbiamo visto la misura è ormai colma. Al fine di evidenziare tali personalismi che nulla hano a che vedere con la buona politica, è stata mia premura – conclude Donati – portare a tutti i membri della “nuova” Giunta silicone a volontà –ottimo collante- per via della loro paura manifestata di perdere la loro poltrona”.

Per il PD, una presa di posizione netta viene presa da Luca Pioli, Coordinatore del PD del V Municipio. Secondo Pioli, la scelta inizialmente concordata con Caradonna (Giunta tecnica ed al di fuori della gestione partitica) vedeva un accordo di 3 forze politiche su 4 della maggioranza. Il punto debole della maggioranza municipale, afferma Pioli “è rappresentato dal comportamento dei consiglieri dell’API, i quali per ragioni di poltrone hanno bloccato l’unica soluzione che avrebbe disteso gli animi ed avrebbe condotto ad una gestione sostenibile del Municipio fino al termine della Consiliatura. L’obiettivo dell’API –prosegue Pioli- era solo quello di mantenere in essere il ”suo” Assessore (circostanza peraltro ribadita da alcuni consiglieri dell’API durante una riunione di confronto), senza curarsi minimamente di ristabilire una credibilità per i cittadini. E’ nostra opinione che il Presidente abbia quindi ceduto esclusivamente alle pressioni provenienti dal suo partito, senza curarsi delle inevitabili ricadute sul governo del Municipio.

Per quanto riguarda la presenza nella nuova Giunta di 2 Assessori provenienti dal PD (Acchiardi e Scacco), la situazione è spiacevole e discutibile dal punto di vista dell’etica politica. Abbiamo i nostri organi di garanzia (che abbiamo già interpellato) che valuteranno la legittimità e l’eticità di tale comportamento, decidendo la compatibilità di tale scelta con la futura permanenza nel Partito Democratico. Tale denuncia oltretutto riveste carattere di estrema importanza poiché, in una fase in cui il PD si sta preparando ad un confronto con i cittadini, l’atteggiamento degli Assessori Acchiardi e Scacco risulta decisamente lesivo dell’immagine del PD nei confronti dei cittadini. Per tutte queste ragioni, il PD ovviamente non si riconosce in questa Giunta e ne prende le dovute distanze”.


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Commenti

  1. Peppe er tosto  

    Per dirla con il Belli... Sonetto n°544 LI SPARAGGNI Vivenno papa Pio messe uguarmente A Rroma un Presidente per urione. Come fu mmorto lui, papa Leone Ristrinze oggni du' urioni un Presidente. Ma a li sette scartati puramente Je seguitò a ffà ddà la su' penzione. Poi venne un antro Pio d'antra oppiggnone C'arimesse cuer ch'era anticamente. Però li sette Presidenti novi, Lui nu li ripijjò da li levati, E pperò st'antri musi oggi sce trovi. Nun c'è mmejjo che cquanno se sparaggna! E accusì da cuattordisci pagati Mó ssò vventuno, e oggnun de cuesti maggna.

  2. Giovanni Marconi  

    Nuova porzione di vergogna per il Presidente Caradonna. Oggi 26 ottobre 2012, e' stato votato in 2ª convocazione, a scrutinio segreto, un Ordine del Giorno, presentato dalla minoranza del Consiglio in V Municipio, con una mozione di sfiducia verso la Giunta Caradonna. L’Ordine del giorno è stato approvato, su 10 votanti, con 9 voti a favore ed 1 astenuto. Erano presenti alla votazione anche un Consigliere dell’IDV e uno del PD. Questa è l’ennesima dimostrazione, caso mai qualcuno avesse dei dubbi, che Caradonna non ha più una maggioranza, è chiaro che il Presidente rimane abbarbicato alla sua poltrona, solo per i suoi interessi, certamente non per quelli dei cittadini del V Municipio che si meriterebbero un Presidente ed una giunta migliori di quelli attuali. Tutta l’opposizione sta nuovamente raccogliendo le firme necessarie per chiedere di nuovo le dimissioni di Caradonna. Certo che questa pantomima prima o poi finirà. Questo Presidente e questa giunta hanno completamente dimenticato il significato di etica politica e di morale. Giovanni Marconi Consigliere de La Destra in V Municipio

  3. El Tiburon  

    Siete sicuri che il presidente sia ancora dell'API, ricordate che con "API si vola" e presto vedremo la nuova corolla di fiore dove " atterrerà" il presidente. In ogni caso la poltrona è sempre la poltrona.

  4. Fabio Caravello  

    Mi dispiace ma in V Municipio mancano Politici con la "P" maiuscola. Ancora pensate a fare questi giochetti del "prendo e lascio" con tutti i problemi che incombono nel territorio. Vergogna!

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