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Metro C, slitta a giugno l’apertura del tratto Monte Compatri-Pantano/Parco Centocelle

Intervista consigliere del VII municipio e presidente della Commissione Metro C Antonio Pietrosanti

 Abbiamo incontrato il consigliere del VII municipio e presidente della Commissione Metro C Antonio Pietrosanti per avere alcune risposte e chiarimenti riguardo all’apertura dell’opera più grande d’Europa. Infatti cresce sempre più l’attesa per l’inaugurazione del primo tratto della Metro C Monte Compatri-Pantano/ Parco di Centocelle che però è destinato a “regalare” un’ulteriore grande delusione ai residenti del quartiere Centocelle.

In un primo momento, ricordiamo all nostro cortese e autorevole interlocutore, la grande apertura era stata fissata a febbraio 2012, ma come spesso avviene, commentiamo noi, l’amministrazione capitolina lancia delle date senza valutare eventuali problemi e mancanza di fondi. Così ecco che slitta a giugno 2012, l’inaugurazione del primo tratto che, per di più, otterrà lo scopo pratico di far terminare o partire la corsa da una zona, a rischio sicurezza e sprovvista dei necessari collegamenti e raccordi per proseguire in direzione Centocelle e centro città.

L’attuale situazione dei cantieri della Metro C,con la decisione assunta di favorire la stazione Parco di Centocelle a scapito di quelle di piazza dei Mirti e di Gardenie, continuerà a provocare grossi disagi per i cittadini e i commercianti della zona.

Ma veniamo al corpo dell’intevista ad Antonio Pietrosanti, presidente Commissione municipale Metro C, che ci ha fornito alcune delucidazioni riguardo a questa vicenda.

La data prevista per l’apertura del primo tratto della Metro C Monte Compatri-Pantano/Parco di Centocelle da febbraio 2012 è quindi slittata a giugno 2012. Qual è il reale motivo di questo ennesimo ritardo?

Ipotesi azzardate e ottimistiche creano sempre un po’ di confusione. Programmare i tempi di un’opera così complessa, al momento la più grande in Europa, per molti versi, lascia spazio ad imprevedibili variabili, determinate da problematiche e imprevisti che possono presentarsi nel corso delle lavorazioni. Un tangibile esempio, sulla tratta di nostra competenza, la T5 , si è presentato proprio a ridosso di Piazza dei Mirti, una grossa falda acquifera, un vero è proprio lago nel sottosuolo, che ha impegnato risorse e richiesto tempi supplementari per essere “trattata”. Ciò ha comportato il prolungamento di oltre sei mesi dei tempi di lavorazione. A questo va aggiunto che, per la sua particolare conformazione, la stazione Mirti presenta notevoli difficoltà di realizzazione, rispetto ad altre stazioni, in quanto il diametro della piazza risulta essere inferiore alla lunghezza della banchina di fermata.

Come spiega l’amministrazione capitolina la scelta di inaugurare la fermata Parco di Centocelle anziché quelle di piazza dei Mirti e Gardenie, attesissime dai residenti e commercianti della zona, molti dei quali in gravi difficoltà anche a causa di lavori che si protraggono da troppi anni?

La scelta di mettere in esercizio la prima tratta, Pantano/Parco di Centocelle, aldilà delle attese, mi sembra alquanto sensata. Decongestionare un’arteria come la Casilina, anche se per un tratto parziale, risulta al momento determinante per poter cominciare ad assaporare i vantaggi di questo servizio. Attendere il completamento di Piazza dei Mirti farebbe slittare ulteriormente le attese, prolungando e vanificando le aspettative di molti cittadini. Voglio comunque sottolineare la scarsa attenzione dimostrata sino ad oggi dall’amministrazione comunale riguardo un importante elemento: la metro ha bisogno dei parcheggi di superficie, il Sindaco e l’assessore ai Trasporti non stanno valutando correttamente questi aspetti anzi stanno tagliando le opere compensative per recuperare fondi proprio nei nostri territori è questo risulterà deleterio ai fini del funzionamento del servizio. Infatti dove parcheggeranno gli utenti della metro C nelle nostre zone?

L’inizio e l’eccessiva durata dei lavori della Metro C ha recato non pochi disagi, sopratutto ai commercianti di Centocelle con conseguente chiusura in diversi casi delle loro attività, quali incentivi e risarcimenti sono stati previsti in favore degli esercizi commerciali che stanno tuttora soffrendo a causa di questa situazione?

Le istituzioni municipali del territorio sono state sempre al fianco dei commercianti, in questa dolorosa problematica. Numerose sono stati le riunioni ed i tavoli dove sono state raccolte indicazioni e testimonianze, invitate autorità comunali preposte a dare risposte alla categoria. L’ amministrazione attuale non è stata più in grado di mantenere l’impegno preso con la Delibera comunale n° 56 del 28 febbraio 2008 tramite la quale l’allora sindaco Veltroni aveva previsto dei rimborsi per le attività commerciali coinvolte e danneggiate nelle opere di cantierizzazione. Dopo il bando del 2008 il sindaco ha “chiuso i rubinetti” e i commercianti purtroppo continuano a subire senza poter essere indennizzati. Ciò nonostante, ogni anno, su indicazione della commissione Metro C, la giunta municipale elenca, in una delibera, tutte le sedi disagiate, nella speranza che il comune si decida ad assolvere al proprio compito.

Il progetto della trasformazione della vecchia tramvia sulla Casilina, nel tratto Centocelle/ Termini, con una più moderna e leggera che permetterebbe la realizzazione di una corsia preferenziale è stato esaminato in Commissione insieme ai tecnici di ATAC e del Dipartimento Mobilità ritenendolo valido e fattibile. Allora cosa si aspetta a portare avanti questo progetto, pronto a giovare anche alle casse di Roma Capitale che spenderebbe molto meno che per la sua manutenzione?

Con l’ entrata in funzione della Metro C è necessario rivedere l’ attuale servizio per due motivi: il primo legato ai costi d’ esercizio e il secondo alla funzionalità. Premesso che sono d’accordo nell’eliminare l’attuale tramvia che, oltre ad abbattere gli attuali costi permetterebbe l’ampliamento della sede stradale, proporrei, visto che già esiste, il potenziamento dell’attuale linea 105, renderla moderna e funzionale, sostituendo le attuali vetture con dei filobus ibridi. Tutto questo non comporterebbe spese all’amministrazione, renderebbe più fluido il traffico, rispetterebbe l’ ambiente, faciliterebbe le “aperture” direzione Raccordo di viale della Primavera e di Piazza delle Camelie. Prima di esprimere un giudizio definitivo valutaremo attentamente ogni aspetto, avendo cura delle esigenze dei cittadini cercando di non trascurare nessun dettaglio.

Un video Centocelle -Piazza dei Mirti – Metro C – 12.12.2010 apertura al pubblico del cantiere .wmv –  Caricato da onip1968 in data 13/dic/2010
Gli abitanti di Centocelle possono visitare, a quattro anni dall’inizio dei lavori, il cantiere della Stazione “MIRTI” della Metro C. E’ domenica 12 Dicembre 2010, una nuova tappa verso il futuro.ONIP1968


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Commenti

  1. luca  

    E' ANCORA CHIUSA A GENNAIO 2013!! VERGOGNA

  2. Antonio Privitera  

    La metro è stata interrata solo a Giardinetti non per permettere l'allargamento della Casilina, ma proprio per mancanza di spazio per realizzarla in superficie e comunque per l'impatto che avrebbe avuto farla in superficie. Essere tagliati fuori da cosa? Dalle principali capitali europee in tema di trasporto pubblico? Se è così siamo d'accordo.

  3. DANIELA LA RUSTICA  

    Ho letto attentamente quest' articolo, se non altro unpolitico con gli attributi, coraggio delle proprie idee, attenzione e conoscenza del territorio e anche modestia. Ma se non l' allarghiamo questa Casilina perchè interrare la metro a Giardinetti anzichè a Parco di Centocelle ? Pietrosanti studi anche i collegamenti con i quartieri limitrofi ci pensi Lei noi siamo tagliati fuori!!!

  4. Giovanni P  

    Un altro politico che dimostra la sua grande competenza.... Visto che si realizza un'opera importante di trasporto pubblico (la metropolitana) ed è già presente un'altra importante infrastruttura (una ferrotramvia, magari un po' bisognosa di un ammodernamento, ma comunque un mezzo di grande capacità) è INAMMISSIBILE pretendere l'allargamento di una strada (eliminando un mezzo su ferro) per rendere più competitivo il trasporto individuale! Tornando sul filobus: il filobus ha un vantaggio rispetto ad un autobus: non genera emissioni ed è più silenzioso, punto. Svantaggi: è costoso, sopratutto tenendo conto che non porta né ad un aumento della capacità di trasporto, né un aumento della velocità: quindi il bus può essere un'alternativa all'autobus solo per motivi "ecologici" non di tipo trasportistico. Ovviamente sarebbe auspicabile una modernizzazione della vecchia Roma-Giardinetti, ideale sarebbe trasformarla in tram permettendo un'integrazione con il resto della rete (e creando quindi nuove linee) senza affogare un'altra via di Roma a nuove colate di asfalto.

  5. Stefano  

    "...un'opera così complessa, al momento la più grande in Europa...." "...notevoli difficoltà di realizzazione, rispetto ad altre stazioni, in quanto il diametro della piazza risulta essere inferiore alla lunghezza della banchina di fermata." Complimenti agli ingegneri! Ma per costruire una metro lo sanno che devono saper usare il metro? Mi sa che sono tutti iscritti al club "Amici di Schettino". E la povera ferrovia Roma-Fiuggi a farne le spese. Ma ci rendiamo conto che a Roma ci sono il doppio delle auto per abitante che nelle altre città? Non è un dato fisso, ma dipende da quanto trasporto pubblico la gente ha. Se c'è una nuova metropolitana e si mantiene la ferrovia, la gente smette di comprare seconde e terze auto e i parcheggi non servono.

  6. Antonio Privitera  

    Che la ferrovia (perché è una ferrovia, non un tranvia) Roma-Giardinetti debba essere ammodernata non c'è dubbio. Che debba essere smantellata per favorire l'allargamento della Casilina è un altro paio di maniche. Punto primo: ma la vogliamo veramente un'altra autostrada nel centro di Roma? Punto secondo: abbiamo un'infrastruttura che c'è, e può aiutare la metropolitana C a convincere la gente a passare al mezzo pubblico, e la si vuole togliere? Punto Terzo: basta co sti filobus ibridi, portano quanto un autobus e costano due volte di più (acquisto dei mezzi ma anche linea aerea). Punto quarto: l'attuale amministrazione ha l'allergia per le corsie preferenziali, andate a vedere che è successo sulla Togliatti, in cui dal cordolo si è passati alle borchie, dalle borchie alla sola striscia gialla e non mi stupirei se in qualche tratto la preferenziale sia stata già smantellata o resa inefficace dalla doppia fila (vedi viale Libia). In conclusione: rendiamo moderna ed efficiente la ferrovia (eventualmente da trasformare in tranvia), altrimenti sarà l'ennesima resa alla civiltà delle auto, del traffico e dell'inquinamento.

  7. DARIO  

    MA QUALE CITTADINI????A CENTOCELLE CONTANO SOLAMENTE I COMMERCIANTI..CHE NON CI ABITANO PIU'......

4 commenti su “Metro C, slitta a giugno l’apertura del tratto Monte Compatri-Pantano/Parco Centocelle

  1. Aspetto con ansia questa apertura di metro C. Io una volta alla settimana mi reco alla Borghesiana per lavoro e vengo dalla Stazione Termini. Per avere tempi di percorrenza “non biblici” ora prendo la metro A fino ad Anagnina e poi il Cotral che porta sulla Casilina. Anche l’apertura del tratto da Centocelle in giu’ mi aiuterebbe da morire a ridurre i tempi!!!!!! quando la linea C aprira’ e inevitabilmente cambieranno i mezzi pubblici come gia’ successo per la B1 l’anno scorso attenzione a sottoporre le modifiche all’utenza e ad integrare bene metro ed autobus. Secondo me le modifiche che potrebbero essere fatte sono la soppressione del 106 che diventerebbe inutile con la nuova metro e lo spostamento al capolinea della metro Borghesiana delle linee 051-052 e 055 e della 054 alla metro di Pantano. lascerei invariato il 511 anche se non passa mai e rivedrei 053 057 (da modificare eventualmente) e sopprimerei lo 058fest (quello feriale va lasciato anche per i festivi), tanto per andare a Grotte celoni ci sarebbe la metro da Giardinetti. la linea 105 rimarrebbe benissimo così come sta, la linea 507 potrebbe essere prolungata da Grotte Celoni a via Marelli, sostituendo la linea 053 che si “arretrerebbe” cosi’ a Grotte Celoni. Sono solo proposte, i residenti ne avanzino altre!!!!

  2. Abito vicino Pantano…lavoro a Roma…prima prendevo il glorioso tranvetto da Pantano a Giardinetti…..l’hanno soppresso promettendo il miraggio metropolitana. Con i bus sostitutivi, è un’incubo, la Casilina è perennemente bloccata. A tutt’oggi siamo ancora in questa situazione…rimandi su rimandi…una vera vergogna…con tutti i soldi che paghiamo di tasse…in cambio di cosa?

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