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Spaventoso incendio alla Stazione Tiburtina

Scoppiato alle 4 del mattino ha causato l'arresto di treni e metro. Stazione aperta solo per il transito, ripercussione in tutto il traffico italiano

Alle 4 del mattino è scoppiato uno spaventoso incendio nella sala apparati della nuova stazione Tiburtina, che ha fatto piombare il caos nei trasporti nel caos con pesantissime ricadute sulla rete ferroviaria, il blocco della linea B della metro, tanti bus deviati. Sono derivati anche molti disagi  nelle principali stazioni ferroviarie italiane Nella capitale i problemi si sono concentrati sulla stazione Termini (video). Chiusa dall’alba anche la tangenziale est dalla stazione Tiburtina fino a viale Castrense in entrambi i sensi di marcia, riaperta solo alle 13,30.

I pompieri stanno ancora lavorando, nel pomeriggio, con dieci squadre: quattro autobotti, quattro squadre, un carro schiuma e un mezzo speciale venuto dall’aeroporto di Fiumicino usato per spegnere gli incendi sugli aerei e anche anche 4 autobotti della protezione civile.

Si vagliano tutte le ipotesi, non esclusa quella del dolo. Anche se quella finora prevalente è quella di un cortocircuito partito nei cavidotto sotterranei, che passano sotto i binari. Tuttavia si dovranno attendere ancora per poter formulare un’ipotesi più attendibile sulle cause dell’incendio. Lo sottolinea la Polizia ferroviaria. Nel pomeriggio si terrà un incontro tra le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per fare il punto.

La procura di Roma indagherà sul rogo. Il fascicolo sarà aperto domani e nella stessa giornata arriverà a piazzale Clodio una prima informativa dei vigili del fuoco. Il magistrato di turno, Barbara Sargenti, è stata informata dai responsabili dei pompieri e sta seguendo l’evoluzione della vicenda.

Sono state forti le ripercussioni sul traffico locale e di media e lunga percorrenza. Rete Ferroviaria Italiana per garantire il collegamento Nord-Sud e il traffico locale ha reso disponibili 2 linee «passanti»: una per il trasporto regionale e una per i treni di media-lunga percorrenza, con una capacità di 4 treni all’ora per ognuna delle due linee (2 per ogni senso di marcia). Le Ferrovie evidenziano che «non c’era stata alcuna informazione dagli apparati e dai sistemi che potesse far prevedere quanto avvenuto».

L’incendio è tanto grave da aver di fatto quasi paralizzato la circolazione dei treni. Inoltre si avranno riflessi sul traffico ferroviario per più giorni, sia per i treni pendolari, sia per alcuni a lunga percorrenza. La stazione Tiburtina diventerà per qualche giorno solo scalo di transito e non di arrivo e partenza di convogli.

Smaltita la coda creatasi in queste ore, saranno quattro i treni ogni ora in transito in direzione nord e 3/4 i convogli verso Termini e Napoli. Una situazione che tenderà progressivamente ad avvicinarsi alla regolarità, sebbene nessun convoglio possa fermare a Tiburtina.

Nel trasporto regionale la linea Fr2 Roma – Tivoli – Pescara ha trasferito il capolinea da Tiburtina a Termini. I treni arriveranno e partiranno ai binari 25 e 26 (Laziali). La circolazione sulla Fr1 Orte – Roma – Fiumicino proseguirà con la frequenza di 2 treni ogni ora per senso di marcia, i convogli inizieranno a fermare a Tiburtina quando i Vigili del Fuoco concederanno l’agibilità dei binari 24 e 25. Regolare il servizio no-stop Leonardo Express tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino.

Alle 8.30 è stata parzialmente riattivata la linea B della metro. La situazione vede la linea A regolare e la metro B interrotta nella tratta Monti Tiburtini-Castro Pretorio, con servizio sostitutivo con bus. Sono invece attive le tratte Castro Pretorio-Laurentina e Monti Tiburtini-Rebibbia su disposizione del vigili del fuoco. Nella zona di Tiburtina il servizio di trasporto pubblico di superficie «risulta – spiega l’Agenzia – fortemente perturbato». Le linee 135 e 309 son state deviate su percorsi alternativi.

Il cantiere della nuova stazione, quella in costruzione destinata a fare da snodo alla Tav, è salvo. Ad essere interessata «è stata la vecchia centrale di controllo dei treni inglobata in una muratura che, per così dire, la rifodera con una nuava facciata. Le fiamme che si vedono, ha spiegatoil progettista della nuova stazione il prof. Desideri, escono proprio da questa sorta di «contraffacciata, realizzata con listelli di cotto, che è ad un metro dalla vecchia centrale di controllo. Sostituire la facciata non sarà un problema. Praticamente le fiamme, seppur adiacenti, non hanno interessato il cantiere. Anche le vetrate, che proprio in questi giorni sono in corso di montaggio, non sono state danneggiate dalle fiamme né sono esplose per il calore. L’incendio, ha precisato il professore, ha interessato la vecchia centrale che ha una volumetria di tre piani, una profondità di 15 metri ed una lunghezza di circa 40 metri. Prima dell’incendio la consegna della «grande» stazione era prevista per il prossimo 10 ottobre. «Ovviamente – ha concluso Desideri – è prematuro fare qualsiasi previsione, lo capiremo nei prossimi giorni. Ma dai sopralluoghi di stamani non dovrebbero esserci grandi ritardi visto che, ripeto, il cantiere seppur limitrofo non è stato toccato dalle fiamme».


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