Municipi:

Area di sosta con panchine sulla Palmiro Togliatti

Perchè questa inspiegabile spesa dell'amministrazione?

Qualcuno sa chi è quel genio che ha pensato di mettere su un’area di sosta con circa 10 panchine nel bel mezzo della Palmiro Togliatti? Questa mattina ho accompagnato mio filgio a scuola (G.Ungaretti) e proprio lì in corrispondenza dell’incrocio mi ritrovo questa bella novità. Ma secondo voi chi è che quel padre /madre di famiglia che all’uscita di scuola rimane lì a sostare con i suoi figli?Qualsiasi persona con un minimo di buon senso non lascerebbe lì il proprio figlio per più di un minuto!!
Vi prego trovatemi una giustificazione a questa ennesima inspiegabile spesa fatta dall’amministrazione sulla Palmiro Togliatti.

Grazie,
Letizia

---------------------------------------------------------------------------
Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca sul pulsante ↙
Se riscontri problemi con la donazione libera contattaci: e-mail
---------------------------------------------------------------------------

Commenti

  1. Aldo Petrini  

    Una patologia cronica, tutta italiana In Italia è di norma che compiti decisionali, in merito ad interventi che si connotano per rilevanti aspetti tecnici, vengano affidati a persone che non sono in possesso neppure dei requisiti minimi richiesti, per esempio una laurea in ingegneria, al posto delle lauree in lettere,in filosofia, in scienze politiche, in legge o di un generico diploma di scuola secondaria di 2° grado, posseduti, leggiamo sui siti istituzionali degli organi politici della regione, del comune, della provincia, del municipio, dai nostri rappresentanti politici, e, in aggiunta, di un’esperienza e di una preparazione che giustifichino l’assegnazione dei relativi incarichi. Si aggiunga poi il fatto che, anche se “la persona giusta fosse stata collocata al posto giusto”, tra i vari comparti, aventi competenza in un medesimo settore, non c’è collegamento: le decisioni dell’uno non sono in coerenza con quelle dell’altro. Dietro, una fitta rete di interessi di lucro, che mal si coniugano con la tutela dell’ambiente e con la salvaguardia dei diritti dei cittadini. Il risultato: costosissimi interventi, sul territorio, del tutto dissennati, che vanno ad alterare il paesaggio, a danneggiare irrimediabilmente l’ambiente, che, creano pesanti disagi e, talvolta, anche gravi rischi, a chi vive nella zona, nella quale si è “operato”. Roma, 19 . 12 . 09 Aldo Petrini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento

Articoli Correlati