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Ancora un’aggressione a Tor Bella Monaca

Il responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti: "la xenofobia ha colpito ancora"

Ancora un’aggressione a Tor Bella Monaca. Questa volta la vittima è un pakistano di 35 anni, proprietario di un negozio di alimentari a Torre Angela, aggredito il 23 marzo da un gruppo di 5 ventenni. La notizia si è diffusa una settimana dopo dalle pagine del Messaggero. 

L’uomo, Mohamad Basharat, sarebbe stato aggredito mentre si trovava alla guida del suo furgone fermo al semaforo, da un gruppo di ragazzi che, dopo averlo tirato a forza dal furgone, lo avrebbero colpito ripetutamente fino a fargli perdere i sensi. Mohamad sembrava essersi ripreso quando è stato condotto al Policlinico Casilino per accertamenti. Qualche giorno dopo, però, le sue condizioni si sono complicate, per un’emoraggia cerebrale, provocata probabilmente da un pugno ricevuto, ed ha dovuto subire un urgente intervento chirurgico per ridurre l’emoraggia. Per la famiglia dell’uomo bengalese questa non sembra essere stata l’unica tragedia. Infatti sua moglie, dopo l’aggressione, per il forte stress subito, avrebbe perso il figlio che portava in grembo. Sull’aggressione stanno indagando il commissariato “Casilino Nuovo” e la squadra mobile di Roma. 

"Non è il primo episodio che si verifica in questo quartiere – afferma Alessandro Calgani, il responsabile per il Lazio del movimento dell’Italia dei Diritti presieduto da Antonello De Pierro – e i protagonisti sono sempre dei giovani. La situazione di degrado della zona è un aspetto che non va sottovalutato. Nell’VIII Municipio sono necessari degli interventi di riqualificazione e sostegno e una stretta collaborazione tra amministrazione locale e Comune. Bisognerebbe creare delle associazioni a tutela dei più giovani, partendo dalle scuole".


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