Roma, capitale delle buche

Ogni giorno una vera odissea con salto ad ostacoli per i guidatori delle due ruote
Saliamo sul nostro mezzo a due ruote per spostarci con comodità dentro una città ormai satura di traffico e dove il parcheggio è diventato quasi un miraggio. Facciamo la scelta più veloce per raggiungere prima la nostra destinazione, scuola, lavoro, palestra ma ci scordiamo del pericolo e degli ostacoli che ci attendono durante i nostro tragitto… le buche di Roma.

I crateri, le voragini, i dossi, i sampietrini dissestati, le rotaie assassine e le buche, che non si vedono in tempo, quelle piene d’acqua, coperte da foglie sono sempre lì pronte ad aspettarti… un vero percorso di guerra.

Roma vanta il 10% dell’intero mercato italiano delle due ruote ma è anche la città più ostile, la più insidiosa per chi è costretto a usare motorino, moto o scooterone per muoversi. Si costretto, dato che la rete di mezzi pubblici è al 60esimo posto nella classifica nazionale e con una Ztl tra le più vaste del mondo e parcheggi che in molte zone sono solo a pagamento.

Nella classifica dei quartieri romani più devastati dal manto stradale dissestato, senza dubbio Parioli risulta ai primi posti.

A piazza Ungheria, ad esempio, proprio nello slargo quotidianamente percorso da migliaia di automobili, mezzi pubblici e camion, le buche sono disseminate su tutta la superficie. Sebbene l’asfalto della strada sia stato recentemente rifatto, nel tratto che collega piazza Ungheria a piazza Santiago del Cile si contano almeno 30 buche che si confondono con varie chiazze di asfalto più scuro utilizzato per coprire altri mini-crateri.
La situazione non migliora alla fine della strada, in particolare all’altezza del semaforo che consente di svoltare su via Guidobaldo Del Monte. Proprio nel viottolo dove le auto e i ciclomotori sono obbligati a entrare per girare, un solco di circa tre metri di diametro e più di 40 centimetri di profondità è affiancato, a poca distanza, da altre due grandi buche.
Brecciolino ed abbondante ghiaia gettata alla buona provocano invece escoriazioni e traumi più o meno gravi ai motociclisti che perdono l’equilibrio nel solco di piazza Euclide.

E in effetti le buche dei Parioli sono ovunque, sia nelle strade più piccole e quasi private che nelle vie a maggior frequentazione.

Ma dossi e buche profonde non risparmiano neanche chi si avventura con la propria utilitaria in via De Notaris (qui anche il marciapiede è completamente dissestato) e gli sportivi che ogni giorno vogliono raggiungere lo stadio Paolo Rosi. Sono circa 25, infatti, le buche che accompagnano il viaggio degli automobilisti in via della Fonte dell´Acqua Acetosa, mentre in via dell´Agonistica diventano 14 (tutte a distanza estremamente ravvicinata).
A viale della Moschea, infine, un cratere di grandi e pericolose dimensioni si somma alle altre otto buche che rendono la vita difficile a chi la percorre.

Ma la strada continua e da nord a sud tutta la città è invasa da buche e nessuna istituzione sembra riparare a questa situazione ormai divenuta insostenibile per chi ogni giorno deve percorrere chilometri.

Verso il Fleming, via Francesco Borgatti è una trappola con crateri di almeno 20 centimetri di profondità, via Guido Banti un tormento. Dopo il viadotto Olimpico si sbuca su viale Maresciallo Pilsudski e proprio alla fine della curva, invisibile, ti aspetta il tranello una buca spaventosa piazzata al centro della carreggiata e lo stesso a largo Antonio Sarti.

Avanti e indietro sui lungotevere, prima di tuffarsi nel cuore di Roma, l’asfalto si crepa, si sfalda, si apre dappertutto mostrando qualche rattoppo scuro appiccicato di fresco e pronto a sciogliersi alle prossime piogge.
Verso Testaccio le buche, sono piccole ma profonde, le peggiori per le ruote di una moto e soprattutto per quelle, più piccole, di uno scooter.

Le strade intorno a piazzale Flaminio sono particolarmente disastrate, all’incrocio tra via Azuni e via Emanuela Gianturco c’è un cratere che imporrebbe quantomeno un segnale di pericolo se non una riparazione immediata.

La Zona a Traffico Limitato è il regno dei sampietrini, con i rattoppi di via Ripetta, la voragine di piazza Augusto Imperatore, il cratere di piazza Venezia, l’asfalto a squame di via del Tritone e le trincee di piazza Barberini.

Per i migliaia di pendolari che ogni giorno, devono recarsi dalle periferie al centro e viceversa il rischio quotidiano, nei casi migliori, è quello di perdere per strada qualche pezzo di scooter o di distruggere gli ammortizzatori della propria utilitaria.

Sulla Collatina, Prenestina, Tiburtina, ad influire non è solo la grande quantità di traffico, ma buche e voragini anche qui disseminate ovunque. E nei pochi chilometri che vanno dall’inizio delle statali a poco prima del Gra, la Tiburtina batte la Prenestina per 380 buche contro 250 dove però si segnalano le 80 tra viale Longoni e viale De Chirico.

All’angolo con via Giacomo Bresadola a Centocelle, poi, i binari del tram sono una vera insidia per i centauri, perché le rotaie sono affiancate da piccole buche – una ogni 10 cm circa – che creano pericolosi avvallamenti.

All’incrocio tra via Prenestina e via Longoni, l’asfalto è crepato, c’è poi un tratto di strada di circa 400 metri, di fronte all’ipermercato Carrefour, completamente spaccato in mini-blocchi di asfalto che fanno sobbalzare persino i Suv.
Sulla Tiburtina, le buche accompagnano i pendolari nel tratto tra la fermata metro Santa Maria del Soccorso e Ponte Lanciani.

Tra la tangenziale e piazza del Verano, ai sampietrini scivolosi si aggiungono circa 50 crateri che costringono i motociclisti al zig-zag per non cadere. E non va certo meglio sulla Collatina, dove le buche sono all’incirca una ogni 100 metri e i lati delle carreggiate sono ricoperti di brecciolino e pezzi di asfalto, pericolosissimi per le moto.

Ma se ci spostiamo su un tratto urbano molto frequentato, quello che da Vigne Nuove conduce a Porta Pia, ci sono 108 buche.
Da Vigne Nuove a via Giovanni Conti, ad esempio, se ne contano ben 15: enormi, una dietro l’altra. Si arriva a piazza Monte Gennaro superando una altra decina di voragini. In piazza del Tufello, tra rotatorie e doppie file, quattro profonde buche che diventano ancora più larghe per il passaggio dei bus.
Poi si attraversa una parte di Montesacro: il tratto più critico è tra piazza Monte Gennaro e viale Gargano. Fino a via Adamello, all’incrocio con via Monte Erice, in un cratere unico ci sono ben sei buche piene d’acqua. A viale Carnaro le voragini sono 20, a viale Gargano 11. Appena si svolta a destra per prendere la Nomentana bisogna stare attenti al grande fosso al centro di piazza Sempione.
Mentre davanti alla chiesa i motociclisti sono costretti a un’altra gimcana.
Lungo la Batteria Nomentana ecco altre 15 buche (le più profonde all’incrocio con via Val Trompia). Un pò di tregua fino a viale XXI Aprile. Poi si ricomincia: fino a viale Gorizia le voragini sono 20, altre 13 fino a Corso Trieste. E 41 trappole, comprese le ultime quattro a Porta Pia, chiudono il percorso.

Il panorama non è dei migliori e la situazione sta degenerando, ogni giorno succedono incidenti provocati dalla non manutenzione stradale o da una riparazione poco efficace.

Per quanto tempo ancora i centuari romani dovranno cercare di rimanere in equilibrio sulle strade romane?

Se avete buche da commentare, potete farlo qui di seguito.

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Commenti

  1. gab  

    prendete la prenestina dir. Palestrina, a gli incroci di via della riserva nuova e via rocca cencia la strada si è deformata da anni, a causa dei mezzi pesanti, vere e proprie onde si sono formate sul malto stradale.

  2. Accelerix  

    Indipendentemente dalla giunta, da almeno cinquant'anni (ossia da quando sono nato) Roma è la capitale delle buche. Mai sono stati trovati i responsabili ai quali far pagare i danni. Come pure mai sono stati trovati i responsabili del collaudo (ammesso che ce ne siano stati). Se un lavoro è mal fatto, chi lo ha fatto deve rifarlo daccapo e a regola d'arte, pagando anche una penale per il disagio creato durante il rifacimento dei lavori.

  3. Sergio  

    Attenzione a tutti i centauri su Via di Grotta Perfetta in direzione Ardeatina tra Via Vittore Carpaccio e Via Giuseppe Berto. Asfalto a groviera che obbiliga a transitare con le 2 ruote "contromano"

  4. Gino  

    Beh Walter se ne è andato da un po'... l'eredità negativa l'ha lasciata su tante, troppe, cose. Però le buche che si sono create dal ... che ne so... novembre 2008 in avanti potrebbero anche essere "figlie" di Alemanno

  5. monica  

    Grazie "Uolter!" bell'eredità!

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