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Giornata della Memoria: destra e sinistra unite, per non dimenticare la Shoah

Tanti gli inviti ai giovani, perché non scelgano mai la via della barbarie

Il 27 gennaio 1945 la Sessantesima Armata Sovietica del Primo Fronte Ucraino entrò nei campi di Auschwitz / Birkenau – 60 chilometri da Cracovia, Polonia – e pochi istanti dopo uno dei capitoli più tragici della storia umana si chiuse per sempre. Più di 1 milione di persone perirono nei due complessi, tra eliminazioni programmate e malattie, e soltanto 7mila furono quelli trovati ancora in vita, anche se in condizioni di precarietà psico-fisica indescrivibili. Nel campo vennero poi rinvenuti migliaia di vestiti e oggetti personali appartenuti alle vittime e 8 tonnellate di capelli umani.

Oggi, 27 gennaio 2009, il Quirinale accoglie il sessantaquattresimo Giorno della Memoria (anche se legalmente è solo il nono) in ricordo della Shoah, al cospetto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dei presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini.

Bisogna vigilare contro il virus dell’antisemitismo, ha detto Napolitano, collegandosi poi all’attuale questione israelo-palestinese e sottolineando che “occorre sempre una chiara e netta distinzione tra ogni possibile posizione critica verso la linea di condotta di chi, di volta in volta, governa Israele e la negazione delle ragioni storiche dello Stato di Israele”. In altre parole: criticare Israele va bene, negarlo no! Ma non dobbiamo dimenticare che quell’orrore si è sviluppato nel cuore della civiltà europea, ha però messo in evidenza il presidente del Senato Schifani, ricordando come quello stesso antisemitismo “sopravvive ancora oggi in una parte consistente della nostra società” – riferendosi chiaramente ai recenti fatti di cronaca.

A rilasciare dichiarazioni, in mattinata, sono stati anche il presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e il ministro degli Esteri Franco Frattini. Berlusconi ha espresso l’intenzione di ricordare le vittime del nazi-fascismo con iniziative rivolte perlopiù ai giovani. Le leggi antiebraiche – ha dichiarato il capo della maggioranza – sono ancora una ferita profonda che fa soffrire non solo le comunità ebraiche ma l’intera società italiana. Parole, anche queste, rivolte con tutta evidenza ai recenti accadimenti. Mentre il ministro Frattini ne approfitta per tirare in ballo Michele Santoro e il suo Annozero (riferendosi alla puntata dedicata a Gaza, del 15 gennaio 2009. N.d.a.), commentando l’operato del conduttore come un cattivo esempio di televisione antidemocratica, che sconfina nell’antisemitismo.

La giornata della memoria, ha invece sostenuto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, serve soprattutto ai giovani come strumento educativo, per formarsi una coscienza storica e culturale. Mentre per il segretario del PD Walter Veltroni questa giornata non è un vuoto rituale, ma un’azione attiva, e nessuno ha il diritto di negare una tragedia come questa. Mentre per l’ex sindaco Francesco Rutelli è fondamentale stabilire in che misura abbiamo imparato la lezione; per questo solo “la cultura è l’antidoto”.


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Commenti

  1. pietro ancona  

    Colpisce il silenzio di Napolitano sui martiri non ebrei a cominciare dagli zingari, omosessuali, comunisti, socialisti, etcc.. Colpisce la mancata richiesta di perdono come a suo tempo fece Willy Brands per i lagers italiani in iugoslavia e africa. Colpisce l'assenza di critica per lo sterminio di Gaza dei suoi bambini della sua popolazione. Una mostruosa aggressione di una superpotenza che vive di vittimismo verso una popolazione inerme ed una città indifesa e piena di gente che non si regge in piedi per la fame. Tutta la celebrazione è una ipocrita reiterazione del rito di una alleanza colonialistica contro i popoli poveri del mondo.

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