Categorie: Lavori Pubblici
Municipi:

Un’altra opera demenziale

Un percorso ciclabile che percorrerà via delle Palme, via dei Larici, via Prenestina vecchia e via G. Lusina ad un costo niente male, oltre 126.000 euro

Chiunque fino a ieri voleva ammirare come non si dovrebbero spendere i denari pubblici (dei contribuenti) aveva una sola possibilità. Doveva armarsi di pazienza e con molta attenzione percorrere i pochi chilometri di viale Palmiro Togliatti.

Avrebbe potuto ammirare un’opera ancora incompiuta, chiamata dall’allora Assessore alla mobilità del Comune di Roma "Corridoio della Mobilità" – piena di rifiuti di ogni genere, erbacce e rami caduti fin dal nubifragio di fine novembre 2008 e che quasi nascondono una parodia di pista ciclabile e i 13 milioni e mezzo di euro necessari per la sua realizzazione.

Ma la sensibilità dei nostri amministratori locali (speriamo che rendano noti i nomi dei proponenti) è stata tale che nella passata consiliatura decisero di offrire anche un’altra valida alternativa ciclabile. Proposero e progettarono e approvarono un percorso che percorrerà via delle Palme, via del Larici, via Prenestina vecchia e via G. Lusina ad un costo niente male, oltre 126.000 euro.

Da circa una settimana sono partiti i lavori di esecuzione di un’opera, inutile e pericolosa e che tra l’altro limiterà di molto l’area di parcheggio in un quartiere dove questa è già insufficiente. In via dei Larici è già possibile vedere che si potrà  parcheggiare solo sulla destra, in via Lusina poi è stato del tutto eliminato il parcheggio a spina, fino ad oggi possibile sotto gli alberi.

Ci auguriamo che all’interno del Consiglio municipale ci sia ancora qualche politico serio e lungimirante che si impegni per bloccare questa ulteriore ferita al nostro già martoriato territorio e magari riesca a realizzare un progetto che veda la creazione delle piste ciclabili all’interno dei parchi (Centocelle, Tor Tre Teste, Mistica).

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Commenti

  1. marco  

    xFrancesco Dove hai visto il percorso ideato dai tecnici ? Esiste una mappa del percorso ? dove è possibile consultarla ? grazie

  2. caiofabricius  

    Chi va in bici a Roma veramente da anni ha già avuto modo di incavolarsi per certe scelte progettuali e PERDENDO TEMPO PREZIOSO ha cercato di dare contributi fattivi e concreti. La Togliatti è sicuramente discutibile, soprattutto per quel senso di precario e non convinto che si trascina fin dalla sua ideazione, ma NON SE NE PUO' PIU' di tutti 'sti probi cittadini che si indignano e blaterano SOLO quando gli toccano il feticcio nerolucidoclimatiddissiai. Appena c'è aria di ciclabile nascono Comitati e si muovono politici "pratici e popolari": ho buona memoria, è successo per la splendida, comoda e sicura via Cicerone-CentralePrati, lo stesso sull'elegante e rivalorizzante di viale Tiziano-Auditorium, la Fao-Tevere e la Colombo e Furio Camillo... tutti inferociti a invocare sprechi e (diritti? meglioPRIVILEGI "calpestati"... ma il posto maghina NON lo deve garantire nessuna amministrazione pubblica, che anzi si deve (DEVE OK?) adoperare per la sicurezza, la mobilità e la salute dei PIU' DEBOLI e sottrarli agli attuali arresti domiciliari come sono costretti oggi bimbi e vecchi da questo strapotere e invasione dilagante di ogni spazio e risorsa da parte dei LUGUBRI ADORATORI DEL FETICCIO NEROLUCIDOCLIMATIDDISSIAI. E se pure siete la maggioranza, di certo non avete NESSUNA RAGIONE. La bici non è solo astrazione fantastica, ma concreta alternativa di mobilità sostenibile, civile e moderna. E LE BICI HANNO BISOGNO DI ALMENO UN MILLESIMO DELLE RISORSE SCIALATE PER L'AUTO PRIVATA.

  3. lorenzo  

    ritengo che se mai si inizia a realizzare piste ciclabili, non ce ne sarà mai una che le colleghi tra loro... Ripeto, non entro nel merito di un progetto che non conosco, ma pare evidente, a partire dal titolo dell'articolo, che non si fa riferimento alcuno all'idea progettuale che immagino ci sia dietro, ma ai possibili (anzi, a detta di chi scrive certi) problemi per gli automobilisti... proprio perchè conosco la sensibilità più volte dimostrata da Abitare A per le tematiche ambientali, l'articolo mi lascia più che perplesso. Cordiali saluti.

  4. francesco  

    Sono un assiduo lettore di Abitare, amante della bicicletta e nemico giurato delle quattro ruote. Abito però da 50 anni in via dei Larici e dopo aver letto l'articolo sono andato a vedere il percorso ideato dai tecnici del nostro municipio per la costruenda pistaciclabile. E' allucinante e a mio avviso il vostro giornalista è stato troppo tenero. Inviterei anche gli appassionati della bici ad una passeggiata sulla ciclabile di palmiro togliatti... se ci riescono. I percorsi si elaborano sul posto e con gli esperti del settore... non attraverso le pagine gialle.

  5. caiofabricius  

    Ma guarda un pò che elettrizzante novità: ci si dispera perchè viene tolto qualche posto autoFETICCIO e si osa sostituirlo con qualche metro di ciclabile. Come quella sovversiva Europa, dove migliaia di bolscevichi ogni mattina pare, dico PARE, vadano a lavorare o a scuola in bici, senza alibi di 7colli o freddo, pioggia, sudore...bla bla bla....(e SOPRATTUTTO senza paura di disdoro sociale, pazzi diversi!!!!). La Togliatti DEVE servire PRIMA i mezzi pubblici, e, in un paese CIVILE, sarebbe stata un'ottima CICLOVIA di collegamento con Cinecittà-Acquedotti, Appio-Caffarella e quindi MURA E CENTRO ED EUR (ciclabile Colombo)....Fantascienza per gli adoratori del feticcio nerolucidoclimatiddissiai, ORDINARIA MOBILITA' PULITA, ECONOMICA, ECOLOGICA, MODERNA nell'ormai distante mondo civile. AVe caiofabricius VALE

  6. marco  

    "(questa ciclabile, come altre, non è collegata ad altre piste)" Capisco la cronaca e la denuncia ma la frase sopra riporata secondo me non e' corretta le piste nascono piccole e poi si collegano facendo "rete". Questo perche' i fondi possono essere sfruttati strada per strada quando queste vengono risistemate vedi "legge vattelappesca" che e' quasi sempre disattesa. Ma quella ciclabile se ho ben capito "nasce" sua via delle Palme collegandosi cosi' alla Dorsale Togliatti e potrebbe in futuro aggirare il problema ferrovia/a24 che attualmente non consente di unire i due tratti gia' ciclabili fra Piazza dei Gerani ed il tratto che arriva al Metro Ponte Mammolo. Questo ho prospettato sul sito ciclabiliaroma.blogspot.com dove sto raccogliendo i dati riguardanti le ciclabili romane.

  7. Manfry  

    A tutti quelli che hanno paura di perdere il posto macchina in strada: la prossima volta, se non avete una proprietà esclusiva dove parcheggiare il veicolo (box, autorimessa...), la macchina non compratela...

  8. marco  

    Temo che le proteste come al solito derivino dalla paura di perdere posti macchina finora sfruttati abusivamente come è successo, e purtroppo continua a succere a Furio Camillo, dove imperterriti gli automobilisti sostano sulla ciclabile. Non è importante anche per i bambini avere un posto sottocasa dove muoversi in bici? Ed i disabili in carrozzina non è forse vero che con una ciclabile per loro è meglio di un marciapiedi spesso occupato da automobili che ci parcheggiano sopra? Peccato che si senta sempre e solo la voce di chi pensa a Roma come un grande posteggio per automobili, mentre non si sente quella di chi si muove in bici, eppure cominciano ad essere tanti, basta vedere le bici legate ai pali ed i ciclisti che viaggiano a qualunque ora e con qualunque tempo. --------------------- Caro Marco probabilmente sei un nuovo lettore di Abitarearoma.net e quindi ti do il benvenuto, ma fortunatamente il nostro giornale è pieno di articoli a favore delle due ruote (senza motore). Rispondendo anche ad altri commenti metto in risalto che l'articolo vuole denunciare le modalità con cui vengono realizzate opere che essendo mal fatte (questa ciclabile, come altre, non è collegata ad altre piste) si traducono in uno sperpero di denaro pubblico. Enzo Luciani

  9. lorenzo  

    Mi permetto di dissentire, le piste ciclabili DEVONO interessare le zone urbane, devono consentire una reale alternativa all'automobile, fin da sotto casa, come avviene in tutte le grandi citta europee, che evidentemente prendiamo ad esempio solo per quel che ci fa comodo. Che senso ha dotare i parchi di piste ciclabili, se poi per raggiungerle bisogna caricare le biciclette in automobile? Lasciando da parte il singolo progetto, non ci si può ogni volta arroccare dietro al fatto che se si realizza una pista ciclabile (ma anche un parco giochi, etc.) si perdono dei posti auto. Vero è comunque che le piste ciclabili, alla stregua di tutte le opere pubbliche, devono essere ben manutenute, altrimenti ogni buon intento perde di validità.

  10. danilo  

    a dimenticavo Sig. MORICONI..le piste ciclabili dovrebbero servire ai cittadini che scelgono un'alternativa alla macchina per andare a lavorare...farle nei parchi non servirebbe a nulla.....comunque dalla sua riflessione si riesce a comprendere perche' Roma non riesca decollare con una seria mobilita' alternativa all'uso dell'automobile come invece stanno facendo le altri capitali europee....

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